MANTOVA Sono attive da alcuni giorni le 4 telecamere di via Amadei che l’amministrazione ha posizionato corrispondendo a una specifica richiesta dei residenti. Un’arteria a veloce scorrimento e a intenso traffico, ma soprattutto rienuta poco tutelata e poco frequentata dalle stesse forze dell’ordine, al punto da sollevare timori in materia di sicurezza. Da qui la risposta dell’assessore alla partita Iacopo Rebecchi, che ha interessato del problema la Polizia locale e, d’intesa con il comparto dei lavori pubblici ha predisposto il sistema di videosorveglianza.
Le quattro telecamere attivate vantano la stessa tecnologia di quelle già posizionate in altre aree del centro e della periferia, ma a differenza di tante montano un’ottica motorizzata 3.2/12 mm che consente di potere modificare le visuali e i campi ottici di sorveglianza. Il tutto, come conferma l’assessore, nella finalità di assicurare ai residenti che avevano firmato la petizione un senso di sicurezza e protezione. Il tutto in accordo con la parrocchia del quartiere che ha concesso gli spazi per il loro collocamento.
Si tratta dunque di occhi utili a scoraggiare malintenzionati e balordi di ogni sorta; non a elevare sanzioni ai trasgressori del codice della strada né a stimare la velocità dei veicoli in transito, come creduto da qualcuno. Il collegamento delle telecamere al comando di viale Fiume non va al di là dei controlli e della funzione di deterrente per eventuali malintenzionati. Per mitigare le velocità l’amministrazione ha pensato ad altro.
Come spiega Rebecchi, per l’annoso problema della velocità, in un piano generale di limitazioni dei tachimetri, che coinvolge anche altre aree urbane, sono in fase di realizzazione due nuovi attraversamenti pedonali rialzati che daranno una risposta definitiva a chi scambia le vie urbane per un circuito. Insomma, da oggi via Amadei è osservata speciale con telecamere e dossi.