Mantova Lauren Wolk è una scrittrice e poetessa americana, diventata celebre tra i giovani lettori italiani grazie al suo primo romanzo, “L’anno in cui imparai a raccontare storie”, bestseller pluripremiato dalla critica internazionale. Nel suo ultimo libro, uscito in questi giorni in libreria, “L’anno in cui fui colpita da un fulmine”, ritroviamo la stessa protagonista, Annabelle, stavolta alle prese con un fulmine che le fa scoprire una nuova sensibilità e le permette di captare le emozioni degli animali. Intervistata dalla libraia Vera Salton, ha confessato di “non aver pianificato questo ritorno, sono le storie che si ripresentano alla porta. In un momento di grande fragilità dovuto alla pandemia, ho sentito il bisogno di rifugiarmi nei luoghi della mia infanzia, quelli raccontati nel romanzo di Annabelle e di lasciarmi guidare dal mio istinto”. Nonostante le sue protagoniste siano “luminose”, la Wolk ha svelato “ di amare molto il contrasto tra luci e ombre. Nei suoi libri c’è anche molta oscurità e cattiveria, che contrasta con le rassicuranti copertine : il consiglio ai giovani lettori è di “non scegliere un libro solo dalla veste grafica. La bellezza delle storie è fatta di contrasti: spesso per apprezzare la luce, bisogna accettare il buio. Non esiste una sola verità: ce ne possono essere due e una non smentisce per forza l’altra”. Le sue storie raccontano la verità: “imparate anche dai libri a gestire le difficoltà della vita e immedesimatevi nei protagonisti”. Al giovane pubblico l’autrice ha voluto dare un ultimo consiglio: «Se avete delle passioni autentiche, dovete sempre trovare il tempo per coltivarle». Lei stessa è diventata scrittrice all’età di trentatre anni e da allora ama scrivere tutti i giorni e la sua vita è cambiata.