A Guidizzolo patto per la lettura e premio alle attività storiche

GUIDIZZOLO – Nello scorso weekend la sagra di ottobre di Guidizzolo è entrata nel vivo con due appuntamenti simbolici che hanno restituito l’immagine di un paese a cavallo tra innovazione e tradizione. Sabato mattina nella sala consigliare del Comune le associazioni del territorio hanno sottoscritto il patto locale per la lettura, un manifesto per la promozione della culturale del libro. Il consigliere Simone Giubelli ha dichiaro: «Sono soddisfatto del lavoro svolto la bibliotecaria Lara Lorenzini il funzionario responsabile del servizio cultura Erika Zacchè. L’iter è iniziato un anno fa e ha portato alla realizzazione di questo importante documento». Così Lara Lorenzini: «Il patto sarà caricato sul portale ministeriale del centro per il libro e la lettura, un sito web nazionale che renderà visibile s scaricabile il documento da chiunque. Con questo manifesto l’amministrazione comunale potrà ambire al prestigioso titolo di “città che legge”, il cui bando esce ogni 3 anni. Non si tratta solo di un cartello marrone all’inizio del paese ma di un riconoscimento che rappresenta l’unione e la condivisione di intenti di molte realtà culturali». Da qui in avanti periodicamente si riunirà il tavolo degli aderenti al patto, per condividere iniziative ed eventi e collaborare nella promozione degli stessi. Domenica pomeriggio è andata in scena la consegna delle targhe onorifiche alle attività industriali e artigianali del territorio con 40 anni di storia. Il sindaco Stefano Meneghelli ha commentato così l’iniziativa: «È grazie al lavoro di coloro che oggi sono premiati che il nostro paese è cresciuto insieme alle imprese e all’agricoltura. Da loro poi possono trarre ispirazione e stimoli anche le nuove attività guidate dai giovani. A queste attività va il mio ringraziamento per il coraggio, il talento e la passione che hanno messo in questi anni. Hanno ritirato le targhe sia i nipoti che i figli e i nonni: è bellissimo vedere tante persone di generazioni diverse, sia parte della nostra storia che protagoniste del futuro. Perché lo spirito imprenditoriale non ha età e perché, come insegna proprio l’artigianato, il futuro si costruisce con le proprie mani unite a quelle di altri».