Fino al 7 gennaio la mostra di Emi Ligabue

MANTOVA È stata inaugurata lo scorso 16 dicembre a Mantova, presso la Casa di Rigoletto, la mostra “Manuale copiativo” di Emi Ligabue, a cura di Melania Gazzotti, che resterà aperta al pubblico fino al 7 gennaio visitabile a ingresso gratuito tutti i giorni dalle ore 9 alle 18. Il progetto è presentato da Organizzazione Flangini con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Mantova – Assessorato alla Cultura e con il contributo di Fondazione Cariplo. Emi Ligabue è un’artista mantovana che vive e lavora a Milano. Negli anni Ottanta è tra i protagonisti della scena creativa bolognese, prendendo parte al gruppo degli enfatisti ed esponendo alla celebre galleria Neon. Fin dai suoi esordi si confronta con le immagini e gli oggetti del vivere quotidiano, che rielabora e reinterpreta tenendo sempre ben presente la storia del design e della grafica. Nella mostra “Manuale copiativo” Emi Ligabue presenta tre serie di opere, appositamente realizzate per l’occasione e incentrate sui temi del manuale, nel senso di fatto a mano e dunque autentico, e della copia, partendo dall’idea di foto/copia per arrivare alla copia del materiale stesso con cui si copia. Come afferma la stessa artista: «Tutto è già stato fatto, copiato, riprodotto: l’originale è perduto per sempre, arrendiamoci!» «Con questo nuovo corpo di lavori – spiega la curatrice Melania Gazzotti – Emi Ligabue vuole portare il visitatore a riflettere sul ruolo della “riproduzione” e della “serialità” all’interno dell’arte contemporanea: un dibattito particolarmente caro all’arte concettuale, che l’artista riesce a trattare restando in equilibrio tra rigore e ironia. Ad essere messa in discussione è anche la sacralità del gesto creativo, che la Ligabue questiona presentando delle opere che sono il frutto di un lungo e meticoloso lavoro manuale, ma i cui soggetti non sono originali. La palette è quella imposta dai materiali stessi utilizzati dall’artista: blu, nero rosso e bianco per i monocromi, realizzati con carta carbone, e blu, rosa, nero per le immagini riprodotte con le matite copiative.»