Francesco Meli, che nella sua carriera ha cantato più di cinquanta volte come Alfredo, torna nella amata Arena di Verona per esibirsi nelle recite del 15 e del 22 luglio sotto la direzione di Marco Armiliato. La Traviata in scena in questi giorni al 99° Arena di Verona Opera Festival è l’ultimo allestimento di Franco Zeffirelli, poi scomparso a pochi giorni dalla prima: presentato all’Arena per la prima volta nel 2019, viene ripreso quest’anno e riproposto ancora nell’ampio palcoscenico per cui è stato ideato, con i costumi di Maurizio Millenotti, le luci di Paolo Mazzon e la coreografia di Giuseppe Picone. Nel cast ci sono Nina Minasyan (15 luglio) e Angel Blu (22 luglio) come Violetta, Amartuvshin Enkhbat (15 luglio) e Simone Piazzola (22 luglio) come Giorgio Germont, Lilly Jørstad è Flora, Carlo Bosi è Gastone, Nicolò Ceriani è il Barone Douphol, Francesca Maionchi è Annina.
Alfredo – dice Meli – è uno di quei ruoli che tanti tenori preferiscono evitare anche perché si canta molto ma si rimane un po’ defilati rispetto alla protagonista femminile, ma è un grande personaggio sul piano musicale e drammatico e ha un carattere notevole: è sanguigno e virile, ma paga l’ingenuità che gli deriva dall’essere molto giovane. Ho debuttato la parte nel 2009, l’ho ripresa da allora una decina di volte in giro per il mondo e qui in Arena nel 2011, 2013 e 2021, sono felice di far parte del cast chiamato a ripresentare quest’anno l’ultima Traviata di Zeffirelli