CASTELNUOVO A seguito del nuovo DPCM, entrato in vigore dalla mezzanotte del 25 ottobre 2020, che prevede il fermo delle attività dei parchi divertimento, Gardaland chiude anticipatamente la stagione c on riferimento al Parco, a SEA LIFE Aquarium e agli Hotel.
Gardaland deve quindi rinunciare agli ultimi due weekend di Magic Halloween e, tenendo conto che il nuovo decreto resterà in vigore fino al 24 novembre, anche all’evento Magic Winter. Una rinuncia, questa, dettata dal fatto che non ci sarebbero i tempi tecnici per dare il via all’evento invernale che necessita di tempistiche di attuazione e allestimento più lunghe. “Comprendiamo la delicatezza della situazione attuale e rispettiamo le misure a tutela della salute dei cittadini” dichiara il dott. Aldo Maria Vigevani, Amministratore Delegato di Gardaland “Nonostante questo però crediamo fermamente nel funzionamento del Protocollo di Sicurezza da noi sviluppato e nelle modalità operative adottate per tutelare la salute dei nostri Visitatori e dei dipendenti”. Gardaland è stato infatti il primo Parco Divertimenti italiano a studiare un protocollo ad hoc che permettesse di riaprire in sicurezza con l’apertura prolungata durante l’estate e gli eventi di Gardaland
Oktoberfest e Gardaland Magic Halloween. Come affermato dall’AD Vigevani, “… ritenevamo importante continuare ad investire e a pianificare gli eventi che sono diventati ormai un appuntamento fisso del calendario del Parco, senza mai perdere di vista l’obiettivo di regalare ai nostri Ospiti momenti di divertimento e spensieratezza in totale sicurezza.” Naturalmente l’emergenza sanitaria ha creato una serie di difficoltà e diversi ostacoli che Gardaland –che da solo sviluppa un giro d’affari pari ad un terzo del fatturato globale di tutti i Parchi Divertimenti italiani – si è trovato ad affrontare.
Prima del lockdown di marzo, Gardaland era infatti pronto ad inaugurare la nuova stagione, prevista
per il 28 dello stesso mese; l’emergenza ha comportato il fermo dell’attività e un periodo di incertezza
sulle prospettive future.
A quel punto, i Manager del Parco si sono messi alla prova per studiare le misure necessarie e, dopo
aver trasformato radicalmente le modalità operative e aver elaborato un Protocollo di Sicurezza insieme
ad Enti, Autorità ed Esperti nel campo, Gardaland ha potuto riaprire il 13 giugno, affrontando peraltro
spese straordinarie per circa 1 milione di euro oltre a quelle già previste per l’apertura.
Il protocollo prevedeva la misurazione della temperatura corporea all’ingresso, l’obbligo per tutti di
indossare mascherine di protezione, la fornitura ai dipendenti degli schermi di protezione, l’installazione
di barriere in plexiglass, la distribuzione di dispenser igienizzanti, la sanificazione continua di tutte le
aree ma anche delle attrazioni dopo ogni giro, le misure per l’opportuno distanziamento con segnaletica
lungo le vie del Parco e nei percorsi per accedere alle attrazioni e l’utilizzo di APP per code virtuali. Il
protocollo imponeva anche il contingentamento degli ingressi con prenotazione obbligatoria e l’apertura
delle sole attrazioni all’aperto.
Tutto ciò, in aggiunta al ritardo di oltre due mesi nell’apertura del Parco, ha purtroppo comportato una
diminuzione di circa il 50% della forza lavoro del Parco che, in alta stagione, raggiunge solitamente il
numero massimo di 1.500 persone, tra dipendenti a tempo indeterminato e stagionali.
“Il prolungamento dell’orario di apertura, l’aumento della capienza massima giornaliera e l’apertura di
nuove attrazioni durante l’estate aveva anche permesso l’assunzione di circa 200 lavoratori stagionali
in più che purtroppo, con la chiusura anticipata, vengono ulteriormente penalizzati” ha continuato il dott.
Vigevani.
“Il Protocollo di Sicurezza ha però funzionato in maniera eccellente: i nostri Ospiti si sono sentiti al
sicuro e hanno apprezzato gli sforzi fatti”, conferma il dott. Vigevani. “A dimostrazione, proprio nel 2020
abbiamo raggiunto il 4° posto nella classifica – stilata dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza – delle
aziende italiane TOP 20, ovvero quelle con il maggior gradimento da parte degli italiani per il servizio
offerto (*).”
E’ altrettanto vero che molti Visitatori, preoccupati per il contagio, hanno preferito rimandare la propria
visita al Parco e la stagione si è conclusa con un calo dell’affluenza rispetto agli anni precedenti.
L’emergenza sanitaria e il lockdown iniziato a marzo hanno comportato anche l’interruzione
temporanea dei lavori presso il cantiere di LEGOLAND® Water Park Gardaland, il Parco acquatico a
tema LEGO per cui Gardaland ha investito 20 milioni di euro e che avrebbe dovuto essere inaugurato
lo scorso maggio. I lavori di costruzione sono ricominciati non appena è stato possibile e stanno per
essere ultimati.
“Il cantiere di LEGOLAND® Water Park, l’unico parco acquatico LEGO in Europa, comunque prosegue
e anzi i lavori stanno arrivando alla conclusione” conclude il dott Vigevani “Ora vogliamo guardare al
prossimo anno con fiducia, certi che l’importanza internazionale del marchio LEGO contribuirà a far
ripartire non solo Gardaland ma anche l’economia di tutto il bacino del Lago di Garda, con le
innumerevoli strutture ricettive che ruotano intorno al Parco, un distretto in cui il turismo è la prima fonte
di sostentamento del mercato.”