Mantova Nuovi progetti per l’ex chiesa di San Cristoforo, l’antico edificio religioso sconsacrato di Mantova, di proprietà dello Stato, situato in via Giulio Romano, angolo via Acerbi. La storia della chiesa è legata a quella dell’Ordine dei Celestini che la eressero attorno al 1480, inglobando l’originario oratorio duecentesco dedicato a Sant’Anna. Nel 2023 l’Agenzia del Demanio, nell’ambito del programma “Valore Italia”, ha dato in concessione per 50 anni all’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani la struttura con l’annesso giardino per farne, attraverso una impegnativa opera di recupero e di rifunzionalizzazione.
Tale attività si propone di garantire l’integrazione tra l’ex chiesa di San Cristoforo e il sistema territoriale, infrastrutturale e ambientale nel quale si colloca. Un nuovo luogo della cultura, un contesto multidisciplinare e indipendente in cui si sperimentano linguaggi e si indaga il contemporaneo, si incrociano e si contaminano discipline artistiche differenti.
Il primo obiettivo sarà quindi rendere il più possibile fruibile il bene a breve termine per eventi e manifestazioni, in attesa della realizzazione della totalità degli interventi necessari. Le azioni prioritarie dovranno comportare la messa in sicurezza del complesso architettonico e la riqualificazione del giardino adiacente. A questo riguardo, alcune attività sono già state intraprese e potranno proseguire, quali la pulizia e il livellamento del terreno, il ripristino del manto erboso, la pulitura delle murature perimetrali. In questa prospettiva assumono una valenza particolarmente significativa sia la convenzione in atto con gli Istituti Santa Paola per i restauri della parte absidale all’interno della Chiesa, attraverso la creazione di “cantieri-studi”, sia la sottoscrizione nel gennaio 2024 di un protocollo d’intesa con la Casa Circondariale di Mantova per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità. Il progetto “Mi riscatto per il futuro” prevede l’inserimento di personale detenuto nelle diverse fasi lavorative, la sistemazione e manutenzione del giardino annesso, oltre a opere edili all’interno del complesso di San Cristoforo. L’avvio di questa innovativa esperienza con la Casa Circondariale, in una più stretta integrazione con la città porta ad indubbi risultati, oltre al raggiungimento degli scopi di elevato valore socioculturale: la formazione di personale in grado in futuro di applicare le tecniche imparate, la realizzazione di interventi di restauro del patrimonio storico artistico cittadino, la possibilità da parte dei detenuti di acquisizione di competenze specifiche in vista di reinserimento nel mondo del lavoro.