MANTOVA Cosa significa presentare uno scrittore? Ed esiste un galateo del bravo presentatore? Nella città di Festivaletteratura il ruolo di chi affianca un autore sul palco non è certo considerato marginale e anzi spesso decide le sorti di un incontro. Gabriele Romagnoli , giornalista, scrittore, protagonista di incontri da entrambe le parti, da autore e da abile conduttore dialogherà con il pubblico, affiancato da Simonetta Bitasi , su questo lavoro affascinante ma anche pieno di insidie. La serata è inserita nel più ampio progetto dedicato al conversatore letterario, di cui potete leggere qui. L’appuntamento è per sabato 23 febbraio alle ore 21.00 presso la sala della Capriate in piazza Leon Battista Alberti. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Romagnoli, laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, nel 1987 con il racconto Undici Calciatori, nell’antologia Giovani Blues (Transeuropa), facente parte del progetto “Under 25” ideato da Pier Vittorio Tondelli . Pubblica il suo primo libro, Navi in bottiglia, 101 microracconti, nel 1993 e poi altri fino ad arriva all’ultimo in ordine di tempo dal titolo “Senza fine”. Il primo amore è un mito, l’inizio dell’avventura, la prima della più lunga serie di incertezze che ci accompagneranno lungo il cammino, dando a ogni tratto il loro nome. L’ultimo amore è una possibile salvezza: riaccende la gioia, riscatta la sofferenza, dà un senso perfino agli errori precedenti. Come è possibile individuare questo approdo, la fine del viaggio, la certezza di essere “in un luogo da cui non vorrò andarmene al risveglio”? Gabriele Romagnoli, che aveva raccontato la necessità di viaggiare leggeri, di non portare zavorre – e di non essere zavorre –, ora si cimenta con quel che apparentemente è il suo opposto: il desiderio di fermarsi, la sicurezza di non volere altro e di non voler essere altro.
ll conversatore letterario: incontro con Romagnoli
Serata dedicata ai fondamentali del Conversatore letterario