MANTOVA “Una responsabilità e un onore”: questo il commento dell’attrice Milena Vukotic, che ha ieri sera ricevuto l’Arlecchino d’Oro, il riconoscimento consegnato ogni anno a un protagonista della cultura e dell’arte. Nel 2024 a una protagonista, sul palco per l’occasione in “Così è se vi pare”, lavoro di Pirandello in chiusura della fortunata stagione di prosa, organizzata da Fondazione Umberto Artioli e Comune di Mantova.
“Oggi le donne nell’arte sono riconosciute come meritano – ha affermato Vukotic – ma in questo settore sono state molte a distinguersi, in diverse discipline e in epoche differenti”. Tra queste Émilie du Châtelet, che l’attrice ha di recente portato in scena.
“Ho avuto la fortuna di potermi esprimere attraverso vari linguaggi, – prosegue la premiata – partendo da quello della scrittura, dato che mio padre era autore per il teatro. E conobbe Pirandello. Quest’arte non morirà mai. Giocare con le maschere che ci vengono regalate dall’esperienza consente di cambiare di continuo. Ma anche di parlare di noi stessi, di dare sfogo alle nostre emozioni. Di andare oltre. Ciascuno di noi riceve, da ogni mezzo espressivo, una certa energia. Un mondo di cui abbiamo bisogno, fatto di poesia. E di sogno”.
Un universo cui tanti giovani cercano di avvicinarsi. Milena Vukotic li incoraggia in tal senso: “Fare quello che si sente è fondamentale, si riescono a sviluppare le attitudini e ad avere l’energia e la forza per superare le difficoltà e realizzare i propri obiettivi.”
Poi c’è Pirandello: “Autore sempre attuale. Questo lavoro potrebbe essere scritto oggi. Pirandello ha preceduto Freud, con la sua capacità di scavare nell’animo umano. E di far permanere il dubbio sulla vera natura di ciascuno.”
Il teatro Sociale ha accolto l’artista con un altro spettacolo tutto esaurito:
“Era nostra intenzione rilanciare questo luogo, – ha affermato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi – come punto di riferimento cittadino. Ci stiamo riuscendo. E questa sera sono felice e onorato di poter celebrare questo traguardo consegnando l’Arlecchino d’Oro a Milena Vukotic”.
Un premio nato, come spiegato dalla presidente di Fondazione Artioli Federica Restani, ispirandosi all’Arlecchino mantovano. E che va a coronare una stagione di sold out, seguita da un pubblico trasversale. Alla premiazione hanno preso parte Simona Brunetti del comitato scientifico dell’Artioli e il direttore artistico della stagione di prosa Raffaele Latagliata.
Ilaria Perfetti