Palazzo Ducale: in aprile l’esposizione di Giovanni Battista Scultori

MANTOVA Una dozzina di cantieri aperti. Ma la mostra di primavera non mancherà. Dal 19 aprile. Di più: il 2024 si presenta denso di iniziative. Di diverso genere. A illustrare anticipazioni e attività di palazzo Ducale è il direttore Stefano L’Occaso . Partendo da un commento circa i risultati conseguiti nel 2023, con il riallestimento dell’appartamento Ducale, la rilettura della pala della Santissima Trinità di Pieter Paul Rubens e il nuovo impianto illuminotecnico:
Le esposizioni
“Con quasi 300.000 visitatori, abbiamo sfiorato i dati migliori del periodo precedente l’emergenza sanitaria. Tenendo conto della presenza dei cantieri e della carenza di organico, è un grande successo. Anche nel 2024 continuiamo a garantire la costante apertura del museo, nonostante i numerosi interventi in corso”.
Anzi: dal 19 aprile in arrivo l’esposizione dedicata ai lavori di Giovanni Battista Scultori, nella Rustica, ma anche l’apertura di un percorso inedito per il pubblico. La rassegna è rivolta all’artista del 1500, attivo in particolare a Mantova e più diffusamente in Italia; all’epoca molto apprezzato, soprattutto come incisore. Di lui, nel tempo, si sonperse le tracce. E ora spetta al Ducale riportare l’autore all’attenzione del pubblico.
“Una mostra con un taglio di studio – specifica L’Occaso – un progetto curato interamente dal nostro staff. Che sarà occasione anche per l’apertura di alcuni percorsi inediti. A maggio inaugureremo una rassegna al Museo Archeologico, anche questa in previsione di un ulteriore intervento di riallestimento della sede. A settembre apriremo, per la prima volta, alcuni spazi di Corte Vecchia, area in questo momento in restauro. Sono locali mai visti, recuperati e arredati con opere della collezione permanente e con decorazioni pittoriche emerse in questi ultimi mesi. Con una operazione simile si procederà, a ottobre, al pian terreno di Castello, che andrà ad accogliere la sezione delle collezioni rinascimentali, dipinti e sculture. È in programma anche un altro nuovo allestimento in appartamento della Rustica, ma per ora non abbiamo fissato una data precisa”.
Cantieri in fase finale
“Il mio mandato scade in ottobre, – commenta il direttore L’Occaso – la speranza è che sia rinnovato per altri quattro anni, in modo da poter vedere la fine dei lavori in corso, conclusione prevista nel 2026, e pianificare una programmazione che non sia vincolata come in questi anni dai cantieri. D’altra parte, si tratta di attività indifferibili, per le quali stiamo impegnando finanziamenti che risalgono anche al 2014.
Sono in fase di completamento i lavori nel cortile della Cavallerizza; stanno per finire gli interventi di restauro, consolidamento strutturale e miglioramento sismico del castello di San Giorgio, con anche la revisione di tutte le coperture delle falde e delle torri. L’opera comporta un ulteriore investimento per l’accessibilità della torre Nord Ovest, che si potrà successivamente percorrere fino in cima: al lavoro in conclusione dovrà però aggiungersi un altro intervento. Quando questo progetto sarà completamente chiuso, potremo regalare una vista mozzafiato sulla città, dal castello verso il centro cittadino. Altre attività si sono aggiunte nello stesso contesto, avendo i ponteggi già montati. Il restauro in Corte Vecchia, in completamento, ha consentito il ritrovamento di decorazioni murali inedite, di epoca neoclassica.
Abbiamo avviato il lotto 1 dei lavori in Armeria. Per questo comparto è stata trovata solo nelle ultime settimane una soluzione condivisa con la Soprintendenza, per garantire l’accessibilità al salone dell’Armeria, per il quale fino ad oggi non potevamo garantire un accesso con ascensore. L’intervento richiede però, come alcune altre attività, un supporto economico ministeriale, poiché massima parte delle risorse di bilancio è già impegnata negli appalti in corso, chiaramente penalizzando la valorizzazione e in particolare le mostre. Nel recupero dell’immobile, così impegnativo per lo Stato, si potrebbe affiancare un coinvolgimento della comunità, attraverso strumenti come Art Bonus, la sponsorizzazione o l’erogazione liberale. Negli ultimi anni molte cose sono cambiate. I costi dei materiali e delle lavorazioni sono aumentati notevolmente, il che fa sì che con i finanziamenti stanziati nel 2014 o nel 2016 oggi si riesca a portare a compimento solo una parte degli interventi previsti, salvo integrare le risorse originarie con altri finanziamenti.
Acquisizioni e altre iniziative
Proseguono le acquisizioni di nuove opere da parte di palazzo Ducale, per continuare a far crescere le collezioni della struttura. Opere nuove – come il “Ritratto di Vincenzo I Gonzaga nel giorno dell’incoronazione” – e altre recuperate, grazie ai restauri. Come appena accaduto con un forziere del primo Seicento, mai esposto prima e ora collocato nella sala delle Armi. “Nella sala di Pisanello – prosegue L’Occaso – abbiamo esposto armi e armature medievali e rinascimentali restaurate, ma stiamo già procedendo con azioni mirate sulle opere che confluiranno nei nuovi allestimenti.
A livello editoriale sono in uscita per un opuscolo in merito all’allestimento della sala del Pisanello (PubliPaolini) e gli atti della serie di incontri sulla Mantova barocca. Oltre ai cataloghi che andranno a corredare le esposizioni di aprile e di maggio.
C’è poi la rassegna teatrale in previsione, con rappresentazioni dalla primavera, in sala dei Fiumi”. Da seguire puntata per puntata.

Ilaria Perfetti