SUZZARA Si è chiusa ieri con una passerella di grandi nomi la 17ma edizione di Nebbiagialla, iniziata venerdì 10 e che per giorni ha permesso autori e lettori d’incontrarsi a Suzzara nel segno del giallo. Il festival ideato dallo scrittore e giornalista Paolo Roversi ogni anno ospita scrittori di noir, e tra i 28 di quest’anno tanti i nomi di spicco. Ieri mattina il giallo incontra il rosa con due scrittrici, Rosa Teruzzi e Gabriella Genisi.
La prima ci racconta del suo settimo libro dove ritroviamo Libera e la madre Iole in “Gli amanti di Brera. Gabriella Genisi invece ci presenta il decimo episodio di Lolita Lobosco, resa famosa anche dalla serie televisiva. Con “Lo scammaro avvelenato e altre ricette”, scopriamo una nuova indagine, arricchita in questo ultimo libro dalla raccolta di tutte le ricette di casa Lobosco e mamma Carmela. Un libro che permette di raccontare al lettore una Bari da scoprire ma anche da assaggiare. Nel secondo incontro Francesco Carofiglio e Andrea Fazioli ci parlano di pensieri e posti da cui è difficile tornare.
Carofiglio ci presenta il primo volume della serie Cattivi di Feltrinelli con “Mister H.” un libro ambientato nella Londra del 1929, dove il protagonista Leonardo si confronterà con i più grandi cattivi della letteratura, e il suo primo incontro sarà con Mr. Hyde.
Mentre con Andrea conosciamo “Le strade oscure” un romanzo che parla di fontalieri e del suo protagonista Leonardo terrorizzato dall’idea che il male si impossessi di lui.
Nel terzo incontro ritroviamo un volto ma soprattutto una voce nota, al suo romanzo di esordio nel noir: Massimo Cotto. Deejay di Virgin Radio, giornalista, scrittore di più di 70 libri sulla musica che si cimenta ne “Il re della memoria”.
Romanzo dal titolo accattivante raccontato attraverso le voci dei suoi tre personaggi. Personaggi che convivono con ricordi dolorosi, che si ritrovano a prendere in mano la loro vita. Fino a trovarsi a barattare il loro brutto ricordo in cambio di uno bello.
Nell’interessante incontro con Massimo tanti gli aneddoti musicali che fanno parte della quotidianità dell’autore, come la sua prima intervista con Bowie, ma anche le sue passioni per la letteratura. Emozionante la sua citazione di Moby Dick e il suo ricordo dell’amico Faletti, anche lui diventato scrittore di famosi libri gialli. Ha chiuso la rassegna Carlo Lucarelli, che ci permette di ritrovare nel suo ultimo romanzo “Bell’abissina” il commissario Marino. Romanzo che inizia nei primi anni ’30 quando una Squadra di Fognature, che doveva eseguire le perlustrazione fognarie prima del passaggio del duce, trova i resti di un corpo di una donna. Dieci anni più tardi il commissario Marino riprenderà in mano questo mistero grazie alle confidenze di un ex agente delle fognature. Lucarelli nel suo dialogo con Paolo Roversi ripercorre la sua storia di scrittore, le sue passioni, i suoi personaggi che si alternano a seconda dell’ispirazione e del fatto di cronaca che in quel momento si vuole svelare. In un teatro Dante gremito, i misteri, le storie dei commissari, i segreti, gli omicidi, prendono vita, come un filo avvolgono tutti i presenti, creando intrecci, fino a sciogliersi parola dopo parola, lasciando ad ognuno una emozione che solo Nebbiagialla sa creare.
Medina Parmigiani