ROMA (ITALPRESS) – Il titolo di Miglior Giovane Manager d’Italia va a Paola Boromei, executive vice president human resources & organization di Snam. La manager è risultata prima classificata nella selezione promossa dal Gruppo Giovani di Federmanager, in partnership con la società di executive search, Hays Italia, su tutti i manager under 44 iscritti a Federmanager che si sono candidati al Premio Giovane Manager 2019.
Il contest, partito un anno fa, ha individuato dapprima una rosa di 40 finalisti; tra questi, ha riconosciuto i 10 manager migliori sulla base di un attento esame delle esperienze curriculari e professionali e, quindi, decretato il vincitore.
Boromei, con una laurea in Psicologia dell’organizzazione all’Università Cattolica, ha conseguito la specializzazione in Risorse umane e organizzazione presso SDA Bocconi di Milano e un executive master in Global leadership presso la business school di INSEAD di Fontainbleau, Francia.
Prima di arrivare nel 2017 in Snam, ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità in ambito risorse umane in altre aziende – tra cui L’Orèal e Humanitas – con esperienze anche all’estero. Attualmente è anche amministratore indipendente di alcune società, tra cui Pirelli.
A consegnarle il Premio di Miglior Giovane Manager 2019 è stata la campionessa olimpica di windsurf e vice presidente Coni, Alessandra Sensini, nell’ambito dell’evento “Codice Green: Le competenze manageriali per la sostenibilità delle imprese”, svoltosi ieri in streaming sui canali Federmanager.
“Siamo contenti che il Premio di quest’anno sia andato a una manager donna che si è particolarmente distinta in questi anni per le sue competenze e per la capacità di innovare i modelli organizzativi – spiega il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla -. Mi auguro che sia d’esempio per le tante colleghe che ricoprono ruoli manageriali e che, con il loro insostituibile contributo, stanno portando avanti le imprese tra mille difficoltà scegliendo un modello di management agile, flessibile e orientato al risultato”.
Per Renato Fontana, coordinatore del Gruppo Giovani Federmanager, “il Premio Giovane Manager vuole valorizzare il talento della persona: premiamo il percorso di carriera intrapreso da Paola Boromei, ma anche il suo potenziale di crescita. Con questa responsabilità verso il futuro, siamo fiduciosi nel lavoro di tutti i nostri colleghi, che sono alle prese con un anno molto complicato, con la sfida della ripresa dopo il lockdown e con le difficoltà di conciliare vita professionale e vita privata, ancor di più complesse per la componente femminile del management”.
(ITALPRESS).
Il contest, partito un anno fa, ha individuato dapprima una rosa di 40 finalisti; tra questi, ha riconosciuto i 10 manager migliori sulla base di un attento esame delle esperienze curriculari e professionali e, quindi, decretato il vincitore.
Boromei, con una laurea in Psicologia dell’organizzazione all’Università Cattolica, ha conseguito la specializzazione in Risorse umane e organizzazione presso SDA Bocconi di Milano e un executive master in Global leadership presso la business school di INSEAD di Fontainbleau, Francia.
Prima di arrivare nel 2017 in Snam, ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità in ambito risorse umane in altre aziende – tra cui L’Orèal e Humanitas – con esperienze anche all’estero. Attualmente è anche amministratore indipendente di alcune società, tra cui Pirelli.
A consegnarle il Premio di Miglior Giovane Manager 2019 è stata la campionessa olimpica di windsurf e vice presidente Coni, Alessandra Sensini, nell’ambito dell’evento “Codice Green: Le competenze manageriali per la sostenibilità delle imprese”, svoltosi ieri in streaming sui canali Federmanager.
“Siamo contenti che il Premio di quest’anno sia andato a una manager donna che si è particolarmente distinta in questi anni per le sue competenze e per la capacità di innovare i modelli organizzativi – spiega il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla -. Mi auguro che sia d’esempio per le tante colleghe che ricoprono ruoli manageriali e che, con il loro insostituibile contributo, stanno portando avanti le imprese tra mille difficoltà scegliendo un modello di management agile, flessibile e orientato al risultato”.
Per Renato Fontana, coordinatore del Gruppo Giovani Federmanager, “il Premio Giovane Manager vuole valorizzare il talento della persona: premiamo il percorso di carriera intrapreso da Paola Boromei, ma anche il suo potenziale di crescita. Con questa responsabilità verso il futuro, siamo fiduciosi nel lavoro di tutti i nostri colleghi, che sono alle prese con un anno molto complicato, con la sfida della ripresa dopo il lockdown e con le difficoltà di conciliare vita professionale e vita privata, ancor di più complesse per la componente femminile del management”.
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