Pensioni, si confermano disuguaglianze e svantaggio per le donne

ROMA (ITALPRESS) – Rimane sostanzialmente stabile il numero di pensionati (poco più di 16 milioni). Si confermano le ampie disuguaglianze di reddito tra i beneficiari, con il 42,3% della spesa che va al quinto più ricco e un gap marcato a svantaggio delle donne. E’ quanto emerge dal Report dell’Istat sulla condizione di vita dei pensionatinel 2018-2019.
Nel 2019, sono poco meno di 23 milioni i trattamenti pensionistici erogati a 16 milioni di beneficiari, per una spesa pensionistica complessiva che raggiunge i 301 miliardi (+2,5% rispetto all’anno precedente). Gran parte della spesa (273 miliardi, 90,6% del totale, 15% del Pil) è destinata alle pensioni IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti). Il 50,8% della spesa complessiva è erogata a residenti al Nord – principalmente in qualità di beneficiari di pensioni IVS – il resto nel Mezzogiorno (28%), dove sono più diffuse le prestazioni assistenziali e al Centro (21,2%). Nel 2019, le donne ricevono il 43,9% (44,1% nel 2018) della spesa complessiva e sono in maggioranza sia tra i titolari di pensioni sia tra i beneficiari.
In media, l’importo di una pensione di una donna è più basso rispetto a quello riservato agli uomini per lo stesso tipo di pensione. Il gap tra uomini e donne si riduce a 6.049 euro se si guarda al reddito annuo complessivo (-27,6%), dato dalla somma tra singole prestazioni pensionistiche. Le donne riescono a colmare parzialmente il gap rispetto agli uomini perchè più spesso titolari di più prestazioni contemporaneamente.
Oltre alle differenze di genere, l’analisi distributiva degli importi pensionistici evidenzia marcate disuguaglianze sia rispetto alle tipologie di pensioni ricevute sia rispetto al territorio di residenza. Se il reddito fosse distribuito allo stesso modo nella popolazione, a ciascun quinto di popolazione spetterebbe il 20% della spesa pensionistica. Nella realtà, invece, al quinto più povero è destinato il 5,2% del totale della spesa pensionistica, al 20% più ricco otto volte di più (42,3%). Nel 2019, secondo la rilevazione sulle forze di lavoro, i pensionati da lavoro che percepiscono anche un reddito da lavoro sono 420 mila, in aumento rispetto al 2018 (+3,6%) e in decisa diminuzione rispetto al 2011 (-18,5%).
(ITALPRESS).