MANTOVA La vigilia di Matelica-Mantova, in programma domani alle 15 allo stadio Helvia Recina di Macerata, offre un episodio da “libro Cuore” in viale Te. Succede che la società decida di multare Vincenzo Silvestro, a seguito dell’inopinata espulsione rimediata contro la Sambenedettese. Come si ricorderà, il mancino biancorosso si era fatto cacciare pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, per “comportamento offensivo verso l’arbitro” (così si legge nel comunicato del giudice sportivo, che ha inflitto due turni di stop al giocatore). L’ingenuità aveva costretto la squadra a disputare l’ultima mezz’ora in 9, visto che in precedenza era stato espulso Guccione. Un danno che poteva costare caro all’Acm. Per questo, la società ha deciso di multare Silvestro.
Ma qui accade l’imprevisto. I compagni di squadra fanno quadrato attorno al buon Vincenzo e, con una colletta, lo aiutano a pagare l’ammenda. Un gesto non certamente nuovo nel calcio. Però nemmeno frequente, e quindi da sottolineare. «Un gesto bellissimo – lo definisce il direttore sportivo Alessandro Battisti – , che la dice lunga sullo spessore umano di questo gruppo. Non nascondo che ci ha fatto molto piacere».
Vedremo se questa unità d’intenti verrà messa in campo anche domani, nella delicata trasferta di Macerata. Lunedì sera il Matelica è incappato in una pesante sconfitta a Modena (4-1) e in classifica è rimasto dietro al Mantova. Le due squadre sono divise da un punto e si contendono il decimo posto, ovvero l’ultimo che dà accesso ai play off. Trattasi dunque di scontro diretto, l’ultimo di una serie piuttosto impegnativa per i virgiliani, prima di tre match sulla carta più agevoli (con Fano, Imolese e Arezzo). Balzano all’occhio le 46 reti subìte dai marchigiani: solo l’Arezzo ha fatto peggio. Chissà che non funga da stimolo per gli attaccanti del Mantova, che già all’andata rifilarono una cinquina agli avversari. In realtà, nessuna delle due squadre sta attraversando un buon momento, considerando che non vincono dalla prima di ritorno. Chi romperà il tabù?
