Acque più pulite per il Goldone, maxi lavori da mezzo milione

RIVALTA (Rodigo) – Inizieranno nel corso del 2024 lavori piuttosto imponenti, a cura del Parco del Mincio, che consentiranno di ottenere acque più pulite per il canale Goldone e quindi anche per il Mincio. Nell’anno appena iniziato infatti sono previsti i lavori di realizzazione di un sistema naturale filtrante con un investimento del Parco per 463mila e 180 euro. Ad annunciare i lavori sono sia il Parco del Mincio, per mezzo del presidente Maurizio Pellizzer, sia il sindaco di Rodigo Gianni Grassi.
L’opera verrà realizzata nei pressi della frazione di Rivalta sul Mincio su un’area di circa 10mila metri quadrati acquistata dal Parco, vicino appunto al canale Goldone. Lì sarà appunto realizzato un sistema naturale filtrante caratterizzato dalla presenza di specie vegetali fitodepuranti e di aree a diversa velocità di corrente.
«In linea con le prerogative del Contratto di Fiume – afferma Pellizzer -, l’obiettivo è migliorare la qualità delle acque che il Goldone fa confluire nella riserva naturale Valli del Mincio, contenendo l’immissione di plastiche, detriti vegetali e limi». I lavori sono programmati nel 2024, per un investimento di 463mila e 180 euro.
Soddisfazione per l’intervento programmato anche da parte del Comune di Rodigo, con il sindaco che sottolinea come i lavori porteranno un vantaggio per le acque del Goldone e del Mincio e come conseguenza anche per le comunità di Rodigo e di Rivalta, per le quali il Mincio è anche fonte di attrazione turistica nonché protagonista di varie iniziative e manifestazioni.
Quello previsto per il Goldone è un intervento che fa il paio con un’altra opera in tutto e per tutto simile, che invece è in fase di realizzazione per il canale Osone giusto sul confine tra Rivarla e le Grazie.
Qui infatti ormai da diversi mesi è stato avviato un cantiere la cui finalità è la stessa dell’intervento previsto a Rivalta per il Goldone. Si tratta della realizzazione di un bacino di sedimentazione alla foce del canale Osone, nel punto in cui l’affluente del Mincio si immette nella Riserva naturale: un ecosistema filtro con una superficie complessiva di circa 10mila metri quadrati che svolgerà funzioni di fitodepurazione, affinamento acque e abbattimento di limi e sedimenti sabbiosi.
Le opere in corso sul confine tra Rivalta e le Grazie consisteranno nella realizzazione di protezioni spondali e del fondo del bacino, con la creazione di zone a diversa velocità di corrente e di profondità per favorire il deposito dei sedimenti. Nel bacino saranno messe a dimora mille piante acquatiche, con piantumazioni di specie caratteristiche dell’habitat a canneto, come Phragmites australis e Typha latifolia, e di Vallisneria spiralis, allo scopo di generare processi naturali di fitodepurazione e di abbattimento dei solidi sospesi. Nelle zone esterne, su una superficie di 6mila metri quadrati, il Parco del Mincio procederà con interventi di inerbimento mediante semina di erbe prative.
Il cantiere già in corso è realizzato nell’ambito dei bandi “Ace-3T Clima” di Fondazione Cariplo e “Interventi per tutela e risanamento delle acque lacustri dei laghi di Mantova” di Regione Lombardia, per un investimento di 255mila euro.