GOITO Vasto cordoglio ha suscitato a Goito, ma anche in gran parte della provincia, l’improvvisa scomparsa di Claudio Grassi, avvenuta lunedì a 67 anni (ne avrebbe compiuti 68 il prossimo 27 febbraio) per un attacco cardiaco nella propria abitazione. Per tutti era lo storico capo-barman delle principali discoteche virgiliane, e ancora attivo assieme al fratello Guglielmo nello scottish pub “Old Edinburgh” goitese.
La sua lunga carriera “dietro il banco” aveva avuto inizio nel ’72 al Caravel, dove ebbe modo di farsi apprezzare per gentilezza, competenza e cordialità. Claudio era quel che suol dirsi l’amico dei propri clienti, di ogni cliente, che serviva sempre con familiarità e garbo, dispensando sorrisi e complicità, confidenza e simpatia. Insomma, quegli ingredienti che gli servirono a portare con sé anche una vasta messe di affezionata clientela da un locale all’altro, fra i molti che animò da autentico signore dei cocktail e dei long drink.
All’esperienza del Caravel seguì quella del Colosseum, negli anni ’80, sinché assieme al fratello, alla sorella e al cugino Luigi scelse la strada in proprio, dapprima in città, gestendo per oltre un decennio lo storico bar “Caravatti” dei portici Broletto, e in contemporanea anche il bar del Tribunale di via Poma. Infine, la scelta dello scottish pub goitese, dove ha lavorato sino all’ultimo, nonostante i vari problemi fisici che negli anni avevano minato il suo cuore generoso. Lascia la moglie e due figli, oltre a una lunga schiera di allievi, che in queste ore dànno testimonianza affranta della preziosa lezione professionale e di vita sulle pagine dei social. Le esequie si terranno giovedì alle 9 nella parrocchiale di Goito.