PIETOLE (Borgo Virgilio) – Ci sono voluti sei anni, ma quello che sembrava un progetto “visionario” è diventato realtà. Da ieri il Parco Museo Virgilio – denominazione del sito museale all’interno del Forte di Pietole – è tornato a nuova vita, un luogo di straordinaria importanza storica e culturale che offre una panoramica completa sulle origini del poeta Virgilio, che qui, nell’antico borgo di Andes, era nato e possedeva le terre di famiglia, sui cui resti venne costruito nel 1808 il Forte napoleonico posto a protezione di Mantova. L’inaugurazione, in pompa magna, ha visto la presenza di un centinaio di rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali. Tra loro il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che lo ha definito «un esempio emblematico per tutta la Lombardia di come un bene storico, portato a nuova vita, possa diventare luogo di memoria e identità, spazio vivo, aperto a tutti, a beneficio del tessuto sociale della comunità. Oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo testimoni di un traguardo importante per il territorio mantovano e lombardo che si arricchisce di una gemma inestimabile, per lo sviluppo locale e per un’offerta turistica articolata, integrata e sostenibile». La Regione ha contribuito in larga misura alla realizzazione degli interventi di riqualificazione del Forte, in perfetta sintonia con il Comune e Fondazione Cariplo. Il sito, immerso nel verde del Parco del Mincio, da questa mattina viene ufficialmente riaperto alla fruizione di cittadini e turisti (per il momento il Parco Museo Virgilio resterà aperto tutte le domeniche e reso progressivamente sempre più utilizzabile). A fare gli onori di casa il sindaco di Borgo Virgilio, Francesco Aporti, per sua stessa ammissione «emozionato e anche un po’ teso»: «Una sfida “vinta”, affrontata con il sostegno della Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo, oltre a quello delle Fondazioni Cariverona e Banca Agricola Mantova, che ha attraversato gli anni della pandemia e dell’aumento generalizzato dei prezzi. Riconsegnare un bene monumentale, recuperato e rivalorizzato, che sarà conosciuto ed apprezzato da un pubblico sempre più vasto, ci rende orgogliosi del lavoro portato avanti». Un percorso avviato nel 2018, quando l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi era sindaco di Borgo Virgilio: «Un sogno che si realizza, perché ridiamo una casa a Virgilio, dopo tanto tempo in un luogo così bucolico e suggestivo. Siamo nella terra natale di uno dei più grandi italiani della storia e abbiamo lavorato tanto per recuperare questi luoghi e consegnarli alle nuove generazioni, perché sappiano che in questa parte di Lombardia ha vissuto un poeta ancora oggi studiato ai massimi livelli in tutto il mondo, ma anche che questi sono luoghi chiave del nostro Risorgimento». L’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, ha parlato di opera che rappresenta «un’occasione unica di promozione del territorio, perfetta per mettere in risalto le sue eccellenze». Un traguardo, dunque, che apre la strada a diverse opportunità per tutto il Mantovano e delinea una risorsa per tutto lo sviluppo locale. Lo ha sottolineato anche il presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri: «Dando per scontato il vecchio adagio per cui l’unione fa la forza, si è dimostrato che la cultura dà ricchezza, e che la ricchezza dà cultura. Proprio per valorizzare beni come questi, qualche anno fa abbiamo costituito GardaMusei, una rete tra istituzioni pubbliche e private di cui anche Borgo Virgilio fa parte». Il Parco Museo Virgilio è ospitato in oltre 30 ettari di verde, con la natura a circondare le strutture militari e le acque del Mincio. Aspetto sul quale si è soffermato il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti: «Mi piace ricordare la funzione di fortificazione napoleonica nata come architettura militare, detta “la moderna”. Una struttura che era diventata la cittadella di frontiera per difendere Mantova, poi dismessa, abbandonata e che oggi torna a vivere». Presenti anche i parlamentari mantovani Andrea Dara, Carlo Maccari e Paola Mancini, l’on. Pietro Fiocchi, l’europarlamentare Carlo Fidanza, il presidente della Provincia Carlo Bottani e i consiglieri regionale Alessandra Cappellari e Paola Bulbarelli.
Matteo Vincenzi