Asola Scatta oggi alle 10 il presidio del Pd di fronte all’ospedale di Asola, con l’intento di chiedere il sostegno, anche indiretto, dei medici e del personale ospedaliero alla propria proposta di riforma della sanità in Lombardia.
L’altroieri infatti è ufficialmente partito in commissione sanità del consiglio regionale, l’iter di discussione della proposta di legge di iniziativa popolare di riforma dell’organizzazione della sanità lombarda su cui il Partito Democratico, nel 2024, ha raccolto oltre 100mila firme.
Il progetto di legge mira a modificare la normativa attuale nei principi, per superare, negli intenti dei Dem, la “equivalenza” tra sanità pubblica e sanità privata profit, sancita dall’ultima riforma. “Alla Regione – è l’appello del Pd – deve essere ridata la potestà di governare l’offerta sanitaria, cioè di chiedere anche agli operatori privati di fornire le prestazioni che corrispondano ai bisogni di salute dei cittadini, non al criterio economico del maggior profitto. La nuova legge mira a introdurre o rinforzare quattro principi: universalità del servizio, centralità della prevenzione, priorità dei servizi territoriali, governo pubblico degli erogatori dei servizi. Accorciare i tempi di attesa per tutti e non solo per chi può pagare visite ed esami, prevenire la malattia, curare i cronici vicino a casa, non lasciare sole le persone con disabilità, anziane, minori: questa è di fatto la traduzione dei quattro principi”.
Aggiunge dal canto suo il consigliere Marco Carra: «La sanità lombarda sta perdendo colpi e sta diventando sempre più ingiusta perché dice una cosa: se volete curarvi, pagate. Tutto ciò è inaccettabile, per questo bisogna cambiare le politiche, riorganizzare il servizio, valorizzare molto di più gli infermieri, i medici, i professionisti, a lavorare e operare bene. Noi crediamo che la nostra legge di iniziativa popolare sia una scintilla per innescare un grande cambiamento. Abbiamo lottato per portarla in consiglio regionale e vogliamo insistere con questa determinazione». (amc)