CURTATONE Un’officina abusiva in quella che un tempo era una porcilaia: questo quanto scoperto dai carabinieri di Curtatone congiuntamente al Nucleo ispettorato del lavoro di Mantova. Il titolare è stato arrestato per “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”.
Un’officina meccanica sorta in un’ex porcilaia di Strada Argine Cerese, a Curtatone: fin qui nulla di strano se non fosse che dell’attività non risultavano esserci tracce nè in Comune nè alla Camera di Commercio. Da lì ulteriori accertamenti che hanno permesso di scoprire l’attività nata in modo abusivo. Un’operazione, quella condotta dai carabinieri, che portava al contempo all’arresto del responsabile: un brasiliano di 34 anni residente a Curtatone e con cittadinanza italiana che dovrà rispondere del reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”. Nell’officina i militari hanno, infatti, sorpreso altri due extracomunitari – uno brasiliano ed uno albanese -, di cui uno irregolare sul territorio nazionale, intenti a lavorare, senza alcun contratto, sul parco auto presente. Proprio dalle dichiarazioni rilasciate dagli operai i carabinieri scoprivano che la retribuzione era palesemente difforme dai contratti collettivi così come gli orari delle prestazioni in violazione della normativa nonchè svolte in condizioni di lavoro degradanti. Situazioni che i lavoratori avrebbero accettato per la necessità di portare a casa uno stipendio, seppure minimo: lavoro oltrettutto svolto in una struttura fatiscente, in totale assenza di norme di sicurezza. A confermare l’esistenza dell’autofficina (al cui esterno erano presenti ben 25 auto), inoltre, un paio di clienti presenti all’arrivo dei militari. Proprio per tutti i clienti dell’attività potrebbe ora scattare una sanzione pecuniaria.
Intanto nell’area sono state disposte verifiche di Arpa e Noe per scongiurare la presenza di inquinamento ambientale. Già nel 2015 l’area era stata sottoposta a sequestro dalla polizia locale.