Calcio Serie D – Masiello: “Mantova, ho rivisto quella grinta che mi piace”

Ettore Masiello
Ettore Masiello

MANTOVA Due partite sono poche per giudicare il lavoro di  Garzon e  Cuffa, nuova coppia di allenatori del Mantova. Ma un progresso, rispetto al recente passato, il presidente biancorosso  Ettore Masiello l’ha già individuato: «Nel secondo tempo di Sasso Marconi e contro il Forlì – dice – ho visto quella grinta che da un po’ ci mancava».
 Intende quella che aveva il Como lo scorso anno, come auspicava in un’intervista di qualche tempo fa?
«Chiariamo: non ho mai detto che dobbiamo giocare come il Como dello scorso anno. Mi riferivo unicamente alla cattiveria agonistica che bisognava mettere in campo e che ultimamente avevamo perso».
 Questa cattiveria il Mantova l’ha ritrovata con Garzon e Cuffa?
«Saranno le prossime partite a dirlo. Finora solo nel primo tempo di Sasso Marconi siamo andati in difficoltà. Ma era comprensibile perchè venivamo da una settimana turbolenta».
 Quanto pesa la vittoria col Forlì?
«Ci voleva, questo sì. Ha portato fiducia e autostima. Però ho detto alla squadra di stare tranquilla: siamo in una fase importante ma non decisiva. Mancano 11 partite e 33 punti sono tanti».
 Certo che il +7 sul Fiorenzuola è rassicurante…
«Anche su questo non calcherei la mano. Siamo già passati in pochi giorni dal +7 al +3 e non vorrei che la situazione si ripetesse. Consideriamo ciascuna delle prossime 11 partite come una finale».
 Felice del ritorno al gol di Guccione?
«Molto. Sappiamo tutti quanto il gol sia importante per un attaccante. Rivisto, il gesto di Filippo è stato ancora più bello».
 Ora toccherà ad Altinier, a secco da 5 gare?
«Lo aspettiamo. Intanto l’abbiamo premiato: 100 partite col Mantova sono tante, il suo attaccamento alla piazza meritava un riconoscimento».
 Presidente, nell’esonerare Brando si è preso una bella responsabilità…
«Ne sono consapevole. È stato un momento difficile, forse il più difficile da quando sono presidente del Mantova. Ho riflettuto molto e ho capito non solo che era la decisione giusta da prendere, ma che non si poteva rinviare. E sono orgoglioso della mia scelta».
 Cosa stanno portando di nuovo Garzon e Cuffa?
«Entrambi lavoravano già con la squadra e conoscevano bene le dinamiche dello spogliatoio. Hanno sfruttato questa esperienza per riportare serenità. La soluzione ai nostri problemi l’avevamo in casa».
 Come vede le prossime partite?
«Domenica in Franciacorta giocheremo su un campo in sintetico. Non sarà semplice, ma la nostra qualità dovrebbe emergere. L’importante è stare tranquilli e giocare con la massima concentrazione».
 Seguiranno due match in casa, contro Fanfulla e Crema…
«Due partite cruciali nelle quali dobbiamo far valere il fattore campo. Con l’aiuto dei nostri tifosi, ai quali vorrei rivolgermi».
 Prego…
«Innanzitutto li ringrazio: domenica erano in 2.500, tanta roba per la D. Si è creato un bel feeling con i giocatori, che hanno bisogno di loro. Per questo li invito fin d’ora a riempire il Martelli nelle prossime due gare casalinghe. Abbiamo preparato iniziative speciali che illustreremo la prossima settimana».
 L’annuncio del nuovo socio si fa attendere: c’è qualche intoppo?
«Nessun intoppo. A breve diremo tutto».
 E col Comune avete fissato un incontro per parlare del futuro?
«Siamo in contatto e contiamo di vederci col Sindaco a inizio marzo».