SAN GIORGIO BIGARELLO – Continua a tenere banco la questione della gestione futura dei centri sportivi di San Giorgio Bigarello. La scorsa settimana i consiglieri del centrodestra avevano mosso robuste critiche nei confronti dell’amministrazione, “rea”, a loro dire, di «bypassare le storiche associazioni territoriali e di non riconoscere il lavoro degli stessi volontari». Accuse dalle quali l’amministrazione si difende, con premessa che già dal suo insediamento aveva attivato un progetto di sostegno e rinvigorimento del mondo del volontariato, attraverso momenti di confronto e di ascolto delle difficoltà delle varie associazioni, anche grazie all’aiuto esperto del Centro per i Servizi del Volontariato. «In tale percorso sono rientrati anche i Centri sportivi, pure affaticati da una gestione volontaria in cui le forze attive sono apparse sempre più risicate. Nemmeno la pandemia – sottolineano gli amministratori – ha interrotto questo dialogo, che ha consentito ai centri sportivi di cercare nuove strategie per riprendere le attività consentite, nel rispetto dei protocolli di sicurezza imposti dall’emergenza Covid». In quel contesto la risposta del territorio era stata variegata, con associazioni che avevano trovato nelle difficoltà nuovi stimoli e altre che si erano sentite affossate dal continuo aggiornamento dei Dpcm. «Proprio per sostenere i centri sportivi di Mottella, Ghisiolo, Tripoli e Villanova de Bellis era stata offerta loro la possibilità di prolungare le convenzioni, scadute alla fine dello scorso anno, per tutto il 2022 a condizioni straordinarie e cioè mettendo a carico dell’Amministrazione tutte le spese ordinarie e straordinarie. Detto ciò – spiegano i membri della giunta – è evidente che le modalità di gestione delle associazioni di volontariato sono così cambiate negli ultimi anni da richiedere un grande ripensamento delle strategie territoriali e del ruolo dell’ente pubblico come supporto e facilitatore delle stesse». L’amministrazione tiene inoltre a precisare che «ogni decisione e ogni passaggio sono stati condivisi nelle opportune sedi, senza mai lasciare fuori nessuno e senza sottacere nulla. Qualunque tentativo di destabilizzare un lavoro così lungo danneggia prima di tutto le associazioni e i volontari»