MANTOVA Dopo Mirko Bruccini, il Mantova ritrova Matteo Gerbaudo. Non è una notizia da poco, in vista dello “spareggio” salvezza di domenica con la Pergolettese. In partite come queste, carisma, personalità ed esperienza servono come il pane, e i due ne hanno da vendere. A Meda erano entrambi assenti e il Mantova ne ha certamente risentito, non solo a centrocampo. Ma, se il rientro di Bruccini era stato annunciato fin da inizio settimana, quello di Gerbaudo era una speranza che rischiava di rimanere tale. Com’è noto, Matteo è risultato positivo al Covid poche ore prima del match col Renate. Fino ad allora era una sorta di “sopravvissuto”, ovvero uno dei pochissimi biancorossi a non aver ancora contratto il virus. Fortunatamente è stato contagiato in forma leggera, ma ovviamente per tutta settimana non si è potuto allenare. L’ennesimo tampone cui si è sottoposto ieri ne ha certificato la guarigione ed oggi si riaggregherà ai compagni. Resta l’incognita sulla sua tenuta fisica. Ma Gerbaudo non ha mai avuto il cosiddetto braccino corto e c’è da credere che anche questa volta stringerà i denti per non mancare a una gara così importante. Anche perchè il centrocampo biancorosso ha sì riguadagnato due elementi, ma rischia di perderne un altro: Alessio Militari è uscito durante la partitella di ieri, accusando una lieve distorsione alla caviglia che verrà meglio valutata nella giornata odierna.
L’altra buona notizia dal fronte riguarda Vincenzo Silvestro. Gli è stata diagnosticata una lesione di primo grado al collaterale ma, dopo qualche giorno di lavoro a parte, ieri è rientrato in gruppo e domenica sarà disponibile. Differenziato pure per Milillo, Darrel e Riahi, ma solo a scopo precauzionale. Da segnalare infine i costanti miglioramenti di Esposito, che nell’allenamento effettuato ieri al Martelli a porte chiuse, ha disputato la partitella finale. Non sarà comunque disponibile per domenica, così come Pilati e Pinton. Visti gli eventi dei giorni scorsi, poteva andare peggio.
