“Cuore qui e occhi al futuro”, ecco Casa Marcegaglia e l’Academy del gruppo dell’acciaio

GAZOLDO  –  Ieri mattina è stata inaugurata Casa Marcegaglia: taglio del nastro del “museo di famiglia” alla presenza del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del presidente di Confindustria Carlo Bonomi e di moltissime altre autorità.
Insieme alla curatrice dello spazio espositivo, la storica d’arte Elisabetta Pozzetti, abbiamo fatto un viaggio nel tempo: dall’anno della fondazione, ovvero il 1959, al “domani” del grande player sider-metallurgico che, nonostante un’espansione globale, ha il suo quartier generale, ma anche il cuore e la mente, proprio nella cittadina dell’Alto Mantovano.
Attraverso installazioni e una serie di esperienze si entra nel vivo di uno storytelling a puntate, interattivo e dinamico, emozionale e sensoriale, che racconta la storia dell’azienda, dei valori che la contraddistinguono e di tutte le molteplici lavorazioni dell’acciaio. Accompagnati da due voci guida d’eccezione: quella appunto dell’acciaio, “personificato” per l’occasione a cui è stata data un’anima e quella di papà Steno, fondatore lungimirante del gruppo industriale italiano leader mondiale nella trasformazione dell’acciaio, con un fatturato di 9 miliardi di euro, 7mila dipendenti, 60 unità commerciali e 37 stabilimenti sparsi in quattro continenti, al servizio di oltre 15mila clienti.
Il progetto vuole far emergere l’impresa nata dall’eccellenza e dall’intraprendenza di un uomo capace di riscrivere la sua vita e di fare dell’azienda di famiglia, “una grande famiglia” dove al centro ci sono le persone. Quelle stesse persone – clienti, fornitori, collaboratori – che in più di sessant’anni di storia hanno varcato la soglia dell’azienda ogni giorno e che si sono avvicendate nel tempo, nelle tecnologie, nelle sfide.
«Lavorare per Marcegaglia ha sempre significato lavorare uniti, con passione e orgoglio, senza mai smettere di guardare avanti e sempre con senso di responsabilità, con il massimo di condivisione e inclusione possibili. Dal nulla, con pochi soldi ma tanta determinazione il nostro papà ha fondato una grande azienda in crescita costante a livello economico-finanziario e di qualità dei prodotti, che volge lo sguardo alla sostenibilità, ma che non perde di vista il patrimonio valoriale, sociale e culturale di questo territorio che per noi è casa e famiglia. Ed è questo che vogliamo narrare nello spazio espositivo dove si combinano storia, lavoro, bellezza ed arte». Questo, in sintesi, il pensiero dei fratelli Antonio ed Emma Marcegaglia.
A seguire l’intervento del ministro Adolfo Urso collegato da remoto: «Questo evento rappresenta appieno il senso della nuova denominazione del ministero scelto da questo governo. Il gruppo Marcegaglia è infatti tra le imprese simbolo ed eccellenza del made in Italy nel mondo». Gli fa eco anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: «Questa casa-museo è un’opportunità unica e reputo debba essere un esempio per tutte le altre grandi aziende del Paese. È il racconto di una storia di successo partita dalla nostra provincia fondata su idee e valori di uomini dalla forte determinazione e dal grande senso del lavoro».