VIADANA Sarà processato con rito abbreviato il prossimo 14 novembre il 17enne di Viadana accusato di omicidio di avere ucciso Maria Campai, 42enne rumena il cui cadavere era stato rinvenuto lo scorso 26 settembre nel giardino di una casa disabitata in via Monteverdi, a Viadana. La decisione è stata presa ieri dal giudice del tribunale dei Minori di Brescia che ha così accolto la richiesta di giudizio con un rito alternativo avanzata dagli avvocati Paolo Antonini e Valeria Bini, difensori del giovane imputato, attualmente detenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano e che ieri era presente all’udienza preliminare. Il rito alternativo garantisce all’imputato lo sconto di un terzo della pena. Lo stesso giudice non ha fatto cadere l’aggravante della premeditazione dall’accusa di omicidio volontario, e per questo motivo il processo con rito abbreviato è stato rinviato a novembre anziché essere celebrato già ieri. Oltre all’accusa di omicidio volontario, al giovane, che all’epoca dei fatti era minorenne, viene contestato anche l’occultamento di cadavere. La donna era infatti scomparsa una settimana prima del ritrovamento del suo cadavere, quando era arrivata da Parma, dove abitava, a Viadana, dove si era fatta accompagnare da un conoscente. A lui e alla sorella avrebbe detto che doveva andare a un colloquio di lavoro, ma in realtà si era trattato di un appuntamento a casa del 17enne, che l’aveva contattata tramite un sito di escort. Secondo quanto ricostruito durante le indagini e quanto avrebbe dichiarato lo stesso giovane, dopo avere consumato un rapporto sessuale nel garage dell’abitazione del ragazzo, ci sarebbe stata una discussione sul prezzo della prestazione sessuale culminata con l’aggressione della 42enne. Il giovane l’avrebbe colpita al capo tramortendola per poi soffocarla. Quindi avrebbe trasportato il cadavere nel giardino dell’abitazione abbandonata, dove era stato rinvenuto dai carabinieri una settimana dopo.
