Si sono dati appuntamento nei pressi della stazione ferroviaria di Poggio Rusco, ma anziché fare una partita a calcio, i 3 ragazzi decidono di andare in un’area interdetta al pubblico, all’interno della stazione ferroviaria, per esplodere dei petardi.
Il terzetto, assai allegro, viene notato da un militare della Stazione Carabinieri del luogo che, nonostante fosse libero dal servizio, decide di intervenire perché si rende conto che quei ragazzi, in un’area vietata, non possono stare. È così che chiede ausilio alla pattuglia in uniforme, che prontamente interviene.
Ma i 3 giovani, alla vista dei Carabinieri, scappano lungo i binari, esplodendo gli ultimi petardi. Scatta subito l’allarme e vengono così bloccati tutti i treni in arrivo ed in partenza dalla stazione ferroviaria di Poggio Rusco.
I Carabinieri notano che i fuggitivi si erano nascosti all’interno di un treno in partenza, fermo sui binari della stazione, cercando di mescolarsi tra i passeggeri. Subito rintracciati, i ragazzi si rifiutano di fornire i documenti ai Carabinieri, inveendo contro di loro. Nel frattempo giunge in ausilio anche una pattuglia della Polizia Locale per aiutare i Carabinieri all’identificazione dei giovani. Il terzetto oppone inizialmente resistenza all’accompagnamento in caserma, ma alla fine desiste. Il treno regionale, con un ritardo accumulato di 20 minuti, riesce a partire.
È così che finisce la bravata: tutti si ritrovano nella caserma Carabinieri. Il terzetto, due 19nni ed un 16nne, tutti del Marocco e residenti in provincia di Modena e Bologna, vengono così identificati e denunciati, in stato di libertà, alle competenti Autorità Giudiziarie, per i reati di Resistenza a Pubblico Ufficiale, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità ed interruzione di pubblico servizio.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e l’eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.