Calcio dilettanti – Direttivo Lnd, poi il via alle candidature per il Crl

Carlo Tavecchio
Carlo Tavecchio

MANTOVA Serviranno 150 firme: questa la quota da raggiungere per candidarsi alla presidenza del Crl. Col passare dei giorni è diventata praticamente impossibile una ricandidatura di  Giuseppe Baretti (al quale va il nostro più grande in bocca al lupo) per problemi di salute. Per la successione al presidente uscente, sembra ormai scontato, due i nomi forti: uno è quello di  Alberto Pasquali e l’altro è l’ex presidente Figc  Carlo Tavecchio. Ad oggi nessuna candidatura è stata presentata, va detto, ma l’impasse potrebbe rompersi nel weekend, anche perché oggi è previsto un consiglio direttivo Lnd che sbloccherà diverse situazioni. In primis occorrerà vedere se le voci che suggeriscono mire più alte per Tavecchio (addirittura allo scranno di massimo dirigente della Lega Nazionale Dilettanti) sono fondate o meno. Ma lo scenario più probabile è appunto quello di una sfida a due tra il dirigente comasco e il nuovo sfidante bresciano, quest’ultimo accreditato di ampi consensi anche dalle nostre parti. Nel Mantovano la candidatura Tavecchio non gode di molta popolarità, ma va ricordato che le province lombarde sono 12 e lo scranno di via Pitteri andrà conquistato con una campagna elettorale molto attenta alle varie sensibilità. Se la parte nord-ovest della regione potrebbe pendere a favore di Tavecchio, Pasquali potrebbe mietere consensi nelle province più piccole (alle quali ha promesso attenzione) oltre alla sua Brescia, dove è già da mesi il candidato in pectore. Il vero “convitato di pietra” in questa contesa elettorale, è però il gruppo di Baretti, forte in un’altra provincia decisiva, Bergamo: dirigenti molto preparati e stimati dall’ambiente, che non sono in netta contrapposizione a Pasquali, il quale peraltro non ha mai parlato di discontinuità, ma di rinnovamento nel solco di una vicinanza ai territori che non era mai mancata nella gestione precedente.