MARCARIA L’attesa è finita poiché dopo alcuni mesi di attesa il “famigerato” treno tedesco precipitato l’11 ottobre 1944 nel fiume Oglio a Marcaria è tornato in superficie. Ad essere precisi solo una parte del convoglio perché se un vagone è stato ripescato adesso all’appello manca la locomotiva; e le ricerche effettuate non hanno dato risultato. Le ipotesi sono due , come spiega l’ufficio stampa della Società Bozzoliana impegnata nelle difficili operazioni: o la locomotiva – con le sue 85 tonnellate – è talmente affondata dentro il fiume e avvolta da fango e da alghe acquatiche formatesi in tutti questi lunghi anni da renderla ormai invisibile oppure è scivolata lontano dalla zona che interessa all’azienda incaricata di realizzare le pile del nuovo ponte ferroviario e allora a quel punto i lavori potrebbero riprendere senza ostacoli. Prosegue invece la bonifica in acqua di eventuali ordigni bellici la cui presenza è tutt’altro da escludere considerando che il vecchio ponte di Marcaria era andato distrutto proprio a causa dei bombardamenti finalizzati a eliminare il passaggio dei treni in quella zona. I tedeschi dopo aver rimesso in sesto la struttura ordinarono di effettuare una specie di collaudo con il risultato di far cadere in acqua quel treno con a bordo due giovani macchinisti di Cremona affondati insieme al loro convoglio ferroviario. Adesso il vagone recuperato appare con tutta la sua rappresentazione di tragedia e sventura appoggiato sull’argine del fiume. Privo delle parti lignee e con gli elementi in ferro corrosi e arrugginiti in grado di attirare la curiosità della gente in transito.






































