SABBIONETA Il Demanio si fa vivo dopo 13 anni e ora il Comune pagherà anche la mora per sanare la situazione. L’antefatto risale a ben cinquant’anni fa (maggio 1969), quando un’area di 364 metri quadrati veniva trasferita dal Demanio Pubblico al Patrimonio dello Stato. Nel novembre del ’70 l’allora ufficio tecnico erariale di Mantova registrava il mutamento, destinando un quota residua di 54 metri quadrati alla partita delle strade. Il resto nel 1973 veniva alienato a terzi, rimanendo nella proprietà dello Stato unicamente la porzione di sede stradale: un tratto interrato del canale Dugale, terreno sito nella frazione di Villa Pasquali, in via della Grangia all’angolo con via Naviglio.
Arriviamo al 2005, quando la filiale milanese dell’Agenzia del Demanio chiede a Sabbioneta di comunicare l’eventuale interesse all’acquisto dell’area in questione, per la quale il Comune aveva fatto istanza ben quindici anni prima, l’11 luglio del 1990. La risposta della Piccola Atene è stata molto più celere: a marzo 2006 chiede all’Agenzia del Demanio di fornire tutta la documentazione presente agli atti per decidere il da farsi. A distanza di 13 anni, nell’ottobre del 2019, l’Agenzia si è rifatta viva, comunicando che non risulta essere stato fatto alcun pagamento di indennizzo di occupazione dell’area da parte del Comune di Sabbioneta per il periodo 2001-2019, chiedendo pertanto di versare quanto dovuto (3mila 609 euro), più gli interessi per il ritardato pagamento. Entro la fine del 2020 Sabbioneta si è perciò impegnata a versare all’Agenzia la somma di complessiva di 4.069 euro. Spesso ci si lamenta per i tempi troppo lunghi della giustizia, ma anche la burocrazia non sembra da meno, almeno in certi casi. (ub)