PEGOGNAGA – Dopo l’Imu, anche l’Irpef a Pegognaga rimane la stessa degli anni precedenti, ma in consiglio si vivacizza la polemica. La giunta guidata da Matteo Zilocchi ha infatti proposto all’assise laurenziana di riconfermare lo 0,8 di addizionale comunale anche per il 2024, riproponendo altresì la soglia d’esenzione per i redditi inferiori ai quindicimila euro. Sul tema esenzione l’assessore al bilancio Manuela Tirelli ha comunicato che «con l’Ufficio Ragioneria abbiamo cercato di creare anche fasce intermedie, facendo simulazioni d’esenzione. Ma considerato che il gettito complessivo Irpef per le casse comunali è di 780mila euro, l’applicazione di ulteriori esenzioni avrebbe comportato sul bilancio di previsione un impatto oscillante tra i 50-100mila euro. Premesso che sul bilancio del singolo contribuente l’esenzione non avrebbe inciso più di tanto, avrebbe pesato invece sulle casse comunali, con la conseguente difficoltà di reperire poi la copertura compensativa, con ricaduta negativa sui servizi erogati dal Comune. Importante quindi mantenere le aliquote degli anni precedenti nonostante il complesso degli eventi che hanno pesato sui costi gestionali dell’ente».
«Credevamo comunque, nonostante tutto quanto accaduto, pandemia, lievitazione costi materie prime e quant’altro, che si potesse ragionare – ha ribattuto il consigliere di RiAttiviamo Pego Viola Messori – Ci aspettavamo insomma che qualcosa fosse fatto. Pertanto il nostro voto non è favorevole». Zilocchi ha ribattuto di non essere sorpreso del voto negativo dato che «siamo nell’anno della campagna elettorale», aggiungendo che «la disamina dell’assessore Tirelli è stata lucida: sento spesso dire dalla vostra parte che bisogna essere tutti comunità educante. Per esserlo bisogna anche parlare d’educazione finanziaria e non far credere che si possa fare sempre tutto senza mai indicare come. Abbiamo raccolto ogni tipo di stimolo per cercare di fare delle simulazioni più possibili realistiche rispetto ai limiti del nostro bilancio. Chi ci sarà prossimamente potrà sempre fare meglio. E noi saremo qui a capire come».
La replica del sindaco non è andata giù alla minoranza, con Teresa Morbio che ha replicato: «Tutte le volte che in consiglio comunale noi facciamo qualche rilievo, ci sentiamo riprendere in questo modo… è ora che basti», e con Viola Messori che ha aggiunto di avere fatto questa osservazione già in marzo, ben lontana dalla campagna elettorale».