Canneto – Biodiversità e cura del verde: c’è il maxi intervento

CANNETO SULL’OGLIO Il Comune avvia il progetto di implementazione della biodiversità nella lanca di Gerre Gavazzi. Per questo la giunta guidata dal sindaco Nicolò Ficicchia ha approvato il contratto “Bioclima” per la collaborazione nell’ambito di interventi finalizzati alla valorizzazione dei servizi ecosistemici, tra il Comune, Etifors Srl e Consorzio forestale padano.
Il progetto è stato finanziato per 147mila e 551 euro dal bando regionale “Connessioni ecologiche, rinaturalizzazione e azioni di tutela della biodiversità, adattamento al cambiamento climatico e valorizzazione dei servizi ecosistemici delle foreste e aree protette lombarde, attraverso il coinvolgimento del settore privato”. Il finanziamento da parte del Consorzio forestale padano ammonta invece a poco meno 27mila euro, mentre il finanziamento da parte di Etifor, la spin-off dell’Università di Padova specializzata in consulenza, progettazione, ricerca e formazione in ambito ambientale è di poco più di 82mila euro.
L’area forestale individuata per gli interventi di miglioramento è la Lanca di Gerre Gavazzi di proprietà del Comune, all’interno della zona speciale di conservazione Lanche di Gerre Gavazzi e Runate e del Parco Regionale Oglio Sud.
«L’area di intervento – spiega il sindaco Ficicchia – ha una superficie di 12,85 ettari di miglioramenti forestali e di 3,20 ettari di interventi a favore della biodiversità. Lo stato attuale dell’area è in parte rimboschimento artificiale con problemi di struttura del bosco e in parte antico alveo fluviale evoluto verso una formazione boschiva igrofila».
La tipologia di intervento prevista riguarda il miglioramento forestale consistente principalmente in un diradamento degli alberi, così da garantirne uno sviluppo strutturale più armonico a cui si sommano interventi per la salvaguardia della biodiversità in particolare per gli habitat legati all’acqua.
Gli interventi per la salvaguardia della biodiversità e di miglioramento degli habitat igrofili presenti nell’antico alveo fluviale abbandonato da secoli prevedono il rimodellamento morfologico del relitto dell’antico corso fluviale e la realizzazione di pozze adatte alla riproduzione degli anfibi. Verranno inoltre realizzati alcuni percorsi naturalistici per favorire la fruizione delle aree naturalistiche pur evitando di collegare le aree più delicate dal punto di vista ecologico così da preservarle dal disturbo dei visitatori.