Morto in moto: i famigliari vogliono chiarezza e si affidano a un’agenzia

MANTOVA Non sanno capacitarsi del tragico incidente e chiedono con forza di fare piena luce sui fatti. I familiari di Ayesh Warna, il 22enne cingalese che ha perso la vita in un tragico incidente stradale lo scorso primo maggio in località San Brizio a Marmirolo, si sono così rivolti alla Studio3A-Valore di Venezia, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei cittadini, che si è già messa al lavoro su questo fronte. Il giovane, i cui funerali si terranno oggi nella chiesa di Pietole, avrebbe urtato con la moto un’auto che stava sorpassando per poi cadere sulla corsia opposta dov’è stato travolto da un’autobotte. «Ci sono diversi aspetti di questa tragica vicenda che non sono ancora chiari – spiega Nicola De Rossi, dell’ufficio stampa della società -. Ad oggi ancora non sappiamo se il magistrato abbia iscritto almeno un nome nel fascicolo d’indagine per omicidio colposo. Noi confidiamo che la procura di Mantova farà tutto quanto necessario per chiarire ogni aspetto della dinamica di questo incidente. Siamo pronti – aggiunge – a mettere a disposizione un consulente tecnico di parte per partecipare alle operazioni peritali nel caso in cui il magistrato inquirente decida di realizzare una consulenza tecnica ad hoc finalizzata alla ricostruzione dell’incidente. Il 22enne – prosegue De Rossi – era sì un grande appassionato di motori e di moto, ma tutti lo descrivono come una persona con la testa sulle spalle, prudente e rispettoso dei limiti di velocità per strada. Per questo i suoi famigliari hanno deciso di rivolgersi a noi per capire se ci sia un eventuale concorso di colpa da parte di uno o entrambi i conducenti degli altri due mezzi coinvolti. (cad)