Pochi alberghi e b&b a Gonzaga, ma nessuno vuole investire

Gonzaga Luogo di grande richiamo sia per le manifestazioni della Fiera Millenaria, sia per le mostre di antiquariato e collezionismo organizzate dal Circolo filatelico, numismatico ed hobbistico, e per i clienti delle diverse aziende presenti sul territorio, ma Gonzaga deve fare i conti con un problema: la mancanza di strutture ricettive.
La questione non è nuova alle amministrazioni che negli anni si sono susseguite, e neanche all’opposizione. “Gonzaga in testa”, il gruppo di minoranza capeggiato da Marcella Bertoni, durante l’ultimo consiglio comunale ha infatti sollevato il problema al sindaco Elisabetta Galeotti.
Nell’interpellanza presentata dalla minoranza, oltre a riportare alla luce un fatto noto da anni, ovvero quello della mancanza di alberghi, si discute anche dello stato di abbandono in cui versa la storica Villa Gina, conosciuta anche con il nome di Villa Le Rose, un tempo hotel molto rinomato, ma chiuso da più di 25 anni e ora in stato di totale abbandono. L’edificio si trova in una posizione centrale del paese, poiché affaccia proprio su piazza Matteotti, e sono quindi ben in mostra le sue problematiche. Nello specifico, la minoranza ha chiesto all’amministrazione comunale di provvedere all’esproprio dell’edificio e di destinare quest’ultimo a una struttura ricettiva. La risposta all’interrogazione è arrivata alcuni giorni fa dall’assessore all’urbanistica Luca Faccini: «L’esproprio può essere richiesto nel caso in cui il Comune decide di destinare l’immobile a pubblica utilità e non per farci un albergo. L’invito ai proprietari è stato fatto più volte negli anni, le diverse amministrazioni hanno cercato di adoperarsi per trovare una soluzione e diversi potenziali acquirenti si sono fatti avanti, ma oggi ristrutture un edificio vecchio è molto costoso e complicato. Dato che riqualificheremo piazza Matteotti, sarà nostra premura aumentare i solleciti ai proprietari di edifici abbandonati». Pare, quindi, che per Gonzaga l’unica soluzione sia aspettare che qualche imprenditore si faccia avanti, questione difficile se si guarda lo scenario del commercio immobiliare, ma forse non impossibile.