MANTOVA – Davvero tante le persone, tra cui diversi mantovani, che hanno partecipato alla prima edizione de “L’eco del Mincio”, la manifestazione a tutela del territorio e per rilanciare il no alle discariche che si è svolta a pochi giorni dalla sospensione ufficiale del deposito di amianto a Marmirolo, anche se resta da capire come intenderà muoversi l’azienda nel prossimo futuro.
Ad organizzarla, presso il parco Ichenhausen, il Comitato a difesa del territorio di Quaderni e Valeggio e l’associazione “La Quarta Luna”, i cui volontari hanno spiegato ai cittadini e ai visitatori arrivati da fuori Valeggio le ragioni dell’opposizione alla progettata discarica di amianto a Ca’ Balestra. Anzitutto è stato ribadito che siamo in una zona riconosciuta di ricarica degli acquiferi e quindi i rischi sono enormi; dopodiché gli organizzatori si sono soffermati sulla cronistoria di quello che è stato ribattezzato il triangolo delle discariche di amianto, ai confini delle province di Verona e di Mantova, che da tempo sta attirando gli appetiti di aziende specializzate nello smaltimento di rifiuti urbani e speciali. Un primo progetto riguarda località Caluri ed era stato presentato nel novembre 2023 dalla ditta Tecno Inerti. A Valeggio sul Mincio la società Progeco Ambiente ha chiesto invece di utilizzare quella che fu una cava di ghiaia, capace di ospitare 940mila metri cubi di materiale su una superficie equivalente a quella di circa 120 campi da calcio, sempre da destinare all’amianto. “Le cave sono adiacenti ad altre due discariche in post mortem che dagli anni ‘80 stanno ancora dando problemi di inquinamento. Oltre agli info-point del Comitato, la manifestazione ha visto l’allestimento della tavolata dell’associazione Aveprobi, con la novantina di varietà di mele e pere della montagna veneta, inserita tra i produttori del biologico. Il pomeriggio è proseguito con le dimostrazioni del Sos su come effettuare un massaggio cardiaco usando il defibrillatore e con le varie attività legate al benessere. Particolarmente denso di significati il momento in cui dei bambini hanno contribuito a interrare una pianta di carpino bianco.
Matteo Vincenzi