SUZZARA Un omicidio portato a termine con modalità che ricordano quelle di una vera e propria esecuzione: inquietante episodio di cronaca ieri mattina a Suzzara dove, nel garage di un condominio che ospita alcune decine di famiglie, è stato assassinato a colpi di pistola un pensionato, Francesco Capuano di 79 anni. L’uomo è stato raggiunto da diverse pallottole alla testa, sparate da distanza ravvicinata, mentre si trovava a bordo della sua auto, pronto a partire. Il corpo ormai senza vita è stato scoperto alcuni minuti dopo dalla figlia.
Il fatto è avvenuto attorno alle 9 di ieri mattina all’interno del condominio Campo Verde Uno di via Biolcheria, uno stabile formato da più palazzine in cui risiedono decine di famiglie e che nel 1998 fu teatro di un altro efferato omicidio rimasto senza colpevole: lo stabile è dotato di una serie di box auto che si trovano in una sorta di piano ammezzato che comunica con l’esterno grazie al classico “scivolo”. Francesco Capuano era appena salito a bordo della sua Fiat Panda per recarsi a fare alcune commissioni insieme alla figlia Rosa, 46enne, che viveva con lui. La donna, che aveva aiutato il padre a salire in auto perché ultimamente colpito da un piccolo problema alla schiena che gli rendeva difficile l’alzarsi e il sedersi, era poi risalita in casa per recuperare alcune cose che aveva dimenticato. Dal nulla è sbucato il killer che si è avvicinato velocemente all’auto, ha aperto uno degli sportelli della vettura e prima che il Capuano potesse, in qualche modo, abbozzare una reazione, ha sparato in rapida sequenza. Uno, due, diversi colpi, tutti alla testa del povero 79enne che si è accasciato sul volante privo di vita.
Pochi minuti dopo la figlia è ridiscesa nel garage facendo la drammatica scoperta.
Sia pure sotto shock ha avvertito immediatamente i soccorsi ma quando le ambulanze del 118 sono arrivate sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso del pensionato. Nel frattempo sono arrivate le pattuglie dei carabinieri, il comandante della Compagnia di Gonzaga maggiore Giuseppe Fiore, il comandante del reparto operativo della Compagnia Carabinieri di Mantova, tenente colonnello Giorgio Feola, i militari del nucleo investigativo e il sostituto procuratore della Repubblica di Mantova Elisabetta Favaretti.,Al momento tutte le piste possibili vengono battute, e per questo motivo sarebbero stati sentiti anche i vicini per avere qualche elemento in più. In ogni caso ik killer ha colpito nel giro di pochi istanti e, dalla dinamica, pare conoscesse bene le abitudini della vittima.
Nicola Antonietti