CASTELBELFORTE – Oro in cambio della libertà della figlia. La solita telefonata e il solito “incaricato” che è passato a ritirare il plico con tutto l’oro e gli oggetti preziosi che l’anziana di turno aveva in casa. L’ennesima truffa del falso avvocato o del finto carabiniere (sono le due varianti di un unico copione, il classico raggiro di genere nel senso di differenza nella ripetizione, ndr) è andato in scena ieri mattina a Castelbelforte. Vittima una donna di 88 anni che ha ricevuta una telefonata nella quale le veniva detto che sua figlia era rimasta coinvolta in un incidente stradale per il quale stava per essere arrestata; unico modo per tirarla fuori dai guai e dalla “galera” era sborsare la stessa cifra del danno che avrebbe causato. Il danno di ieri mattina era di 7500 euro che naturalmente l’anziana non aveva in casa. «Se non ha a disposizione questa cifra in contanti può pagare con oggetti preziosi per lo stesso valore» spiegava la persona al telefono. L’anziana, sempre più confusa spiegava che non era in grado di valutare se quei pochi monili che aveva in casa valessero 7500 euro, ma chi parlava al telefono aveva già pensato a tutto e avrebbe fatto arrivare a casa sua un proprio incaricato che avrebbe valutato i preziosi. “Incaricato” che di lì a poco suonava al campanello dell’anziana, e che dopo una valutazione sommaria dei monili stabiliva che erano di un valore congruo al pagamento dei danni per il rilascio della figlia dell’88enne. Quando quest’ultima contattava la figlia per sapere se era andato tutto bene, si rendeva conto del raggiro. L’allarme scattava immediatamente ma era ormai troppo tardi per le ricerche dei malviventi da parte dei carabinieri.