Ostiglia – Sulla fermata delle corriere scoppia la lite in consiglio

Il municipio di Ostiglia

Ostiglia Baruffa in consiglio comunale a Ostiglia sulla questione della fermata di piazza Mazzini (o piazza delle corriere): lo scontro è avvenuto tra il sindaco Luciano Barberio e il consigliere di opposizione Alessandro Incorvaia. La discussione quando Incorvaia ha ricordato di avere presentato una interrogazione l’11 settembre scorso, in cui chiedeva se vi fosse intenzione, da parte di questa amministrazione, trasferire, per motivi di sicurezza, la fermata delle corriere da piazza Mazzini a piazza Mondadori. Incorvaia ha spiegato che «sarebbe stato corretto, da parte dell’Amministrazione, una risposta in consiglio e non a mezzo stampa».
Barberio ha replicato che «il sindaco decide e fa, e soprattutto non va messa in dubbio la mia parola: ho agito partendo da una lettera arrivata da un genitore ed ho quindi messo in campo quello che si poteva per garantire sicurezza agli studenti. Non parto dalle interrogazioni delle opposizioni per agire come amministrazione, e se il consigliere Incorvaia mette in dubbio le mie parole si sta comportando molto male. Io non agisco sulla base delle interrogazioni bensì su quelle che sono le segnalazioni che arrivano dai cittadini».
All’indomani del consiglio la replica di Incorvaia non si è fatta attendere: «Zittire, denigrare l’operato di un consigliere comunale e minacciando di sbatterlo fuori dall’aula senza che vi siano, in base al regolamento del consiglio comunale, le reali necessità è alquanto irrispettoso e offensivo a livello istituzionale – ha dichiarato – Forse il sindaco non si è ancora reso conto del ruolo istituzionale che ricopre adesso e il modo in cui si è comportato, nei confronti del sottoscritto, ha fatto capire il modus operandi di questa destra e di chi amministra adesso Ostiglia. Secondo il sindaco la giunta ha preso in considerazione la problematica della fermata di piazza Mazzini, guarda caso, grazie alla segnalazione di una mamma e che le interrogazioni/segnalazioni del sottoscritto non le guarda nemmeno. È un fatto gravissimo e, sicuramente, non mi farò intimorire da questi metodi autoritari e irrispettosi». (nico)