Sabbioneta, la nuova scuola secondaria costerà tra i 7 e i 12 milioni

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Sabbioneta Si profila in modo più chiaro il progetto dell’amministrazione Pasquali per la nuova scuola Secondaria di Primo Grado da costruire in prossimità della frazione di Ponteterra. Il Comune, infatti, ha approvato il Documento di fattibilità delle alternative progettuali redatto dall’arch. Federico Bianchessi, che mette a confronto le varie soluzioni possibili, individuando la migliore in quella che prevede, per l’appunto, la realizzazione della scuola appena fuori dell’abitato di Vigoreto, completa di area verde con parcheggi e servizi connessi. A seconda del dimensionamento del nuovo edificio la spesa oscilla fra i 7 e i 12milioni di euro, con diverse possibilità di intervento per smussare di qualche costo le due principali soluzioni.
«Abbiamo già usato questa prima bozza progettuale per candidare l’edificazione del polo scolastico ad una fonte di finanziamento ministeriale», fa sapere il sindaco Marco Pasquali. «La copertura dei costi di realizzazione è elemento necessario affinché il progetto possa proseguire. La progettazione, infatti, è propedeutica all’ottenimento delle risorse necessarie». In altre parole, se si trovano i soldi bene, se no le medie nuove restano sulla carta.
La costruzione del nuovo polo scolastico, di fatto, è già stata prevista dall’ultima variante generale al Pgt e quindi, se dovessero arrivare i fondi, il Comune sarebbe già pronto per dar corso al progetto. Sono state prese in considerazione tutte le possibilità: dal mantenimento del solo stabile di Piazza d’Armi, con la sua carenza di spazi, all’individuazione di aree diverse da quella scelta fra Vigoreto e Ponteterra, compresa la possibilità di costruire un nuovo polo scolastico in grado di ospitare sia la Primaria che la Secondaria, con la dismissione dell’attuale edificio di Piazza d’Armi. La scelta che verte sulla sola scuola media, tuttavia, è risultata “la più performante, nell’ottica di garantire maggiori servizi alle famiglie sabbionetane e non solo”.
Quello fatto, insomma, è un altro passo avanti in vista della costruzione della scuola fuori dal centro storico.