Sabbioneta: pronto il maxi recupero dell’ex convento dei Serviti

SABBIONETA In questi giorni ha fatto la comparsa una gigantesca gru che svetta sull’abitato di Sabbioneta, ben oltre l’altezza della chiesa dell’Incoronata. Nel mese di agosto, infatti, prenderanno il via i lavori di ristrutturazione dell’ex convento dei Serviti, ma anche della ex casa alloggio “Federica Serini”. La Fondazione Isabella Gonzaga è riuscita finalmente a trovare una soluzione per risolvere le criticità che si trascinano da anni sui due complessi architettonici, grazie al superbonus 110%. Lo ha reso noto, con evidente soddisfazione, il presidente della onlus Stefano Spallanzani, che è affiancato nel cda dal vice Alessandro Sarasini e dai consiglieri Franco Alessandria, Lorena Ghezzi, Luca Serini e Marco Germiniasi, quest’ultimo nel ruolo di segretario-direttore. Ci vorrà quasi un anno e mezzo per completare le opere di ristrutturazione, che prevedono l’adeguamento energetico e antisismico di entrambi gli stabili, quello di piazza Libreria Grande (a fianco dell’Incoronata) e l’ex convento di via della Stamperia. I cantieri dovrebbero chiudere i battenti a fine 2025. L’intera operazione sarà seguita dalla società Iren Smart Solutions, che ha scelto per l’esecuzione dei lavori la Cooperativa Cattolica Costruzioni Edili di Reggio Emilia, impresa che opera da oltre mezzo secolo nel settore delle costruzioni di edifici civili e industriali, oltre che delle ristrutturazioni e restauri di beni tutelati dalla Soprintendenza, come sono i due complessi sabbionetani. «La nostra intenzione – afferma Spallanzani – è quella di riaprire la casa alloggio nello stabile di via della Stamperia, mentre per l’ex casa di riposo si è ipotizzata l’allocazione di realtà di formazione professionale, compatibilmente con la destinazione d’uso degli immobili prevista dallo statuto della Fondazione. Ora abbiamo oltre un anno di tempo per assumere tutti gli accordi necessari». Per Sabbioneta indubbiamente si tratta di una notevole opportunità di rilancio e sviluppo di un patrimonio che fino a poco tempo fa rischiava addirittura di cadere in rovina o essere venduto a terzi. Il convento dei Servi di Maria, che affianca la chiesa dell’Incoronata, fu costruito per volere di Vespasiano Gonzaga nella seconda metà del ‘500; trasformato in ospedale all’inizio del XIX secolo, ha poi ospitato la casa di riposo “G. Serini”, fino al suo trasferimento nella nuova sede di fronte al centro sportivo comunale, nel 2010. Si deve sempre al duca Vespasiano anche il convento di via della Stamperia, affidato inizialmente ai Carmelitani di Mantova e divenuto quindi orfanotrofio femminile fino al 1989, prima della destinazione a casa alloggio per minori in difficoltà.