Ladra e incinta, la nomade partorirà in carcere

Nomade presa a rubare ora deve scontare 3 anni

Il carcere di Montorio a Verona

MANTOVA L’hanno beccata con le mani nel sacco, mentre rubava all’interno di un’abitazione e il fatto di essere incinta non le ha evitato di finire in galera. È andata decisamente male la trasferta a Verona di una nomade di Mantova che nonostante la sua giovane età è già madre di cinque bambini con un sesto in arrivo. La donna è stata arrestata l’altro ieri dai carabinieri del capoluogo scaligero dopo avere messo a segno un furto in un appartamento del quartiere di Santa Lucia. Armata di un cacciavite e di altri ferri del mestiere, la donna è riuscita a forzare la serratura della porta d’ingresso di un appartamento e una volta all’interno si è impossessata di un portafogli. Qualcuno però si è accorto di quanto stava succedendo e ha dato l’allarme. Poco dopo in zona piombavano i carabinieri che intercettavano sul posto la ladra che aveva ancora con sé il portafogli appena rubato. A quel punto per lei scattavano le manette; la donna veniva quindi tratta in arresto per tentato furto aggravato. La nomade probabilmente era convinta che anche questa volta come già era capitato in passato, sarebbe stata scarcerata perché incinta: infatti è al quinto mese di gravidanza, oltre al fatto che ha altri cinque figli che dovrebbe in teoria accudire. Il giudice del tribunale scaligero però ha ritenuto che lo stato di gravidanza della donna non fosse incompatibile con il carcere. Così dopo la convalida dell’arresto è finita dietro le sbarre visto che il giudice ha disposto per lei la custodia cautelare in carcere: dovrà scontare tre anni e quattro mesi di reclusione visto che oltre al tentato furto per cui è stata arrestata ha alle spalle numerosi precedenti. Sono stati anche allertati i servizi sociali per occuparsi della situazione legata ai minori.