San Giorgio e Bigarello restano a piedi ed è protesta

SAN GIORGIO BIGARELLO «Per ora abbiamo sentito parlare di opere pubbliche, ma quando si tratta di cose semplici, quelle utili e necessarie al cittadino comune ma che magari non catalizzano l’attenzione mediatica, la nuova amministrazione di San Giorgio Bigarello sembra avere dei preoccupanti vuoti di memoria, mostrandosi persino infastidita se qualcuno glielo fa presente». Lo afferma Massimo Pirrotta, consigliere di opposizione del gruppo “Il Cambiamento”, il quale – dopo averlo fatto nell’ultimo consiglio – torna a sollevare la questione del trasporto pubblico. «In quella seduta – ricorda – a specifica domanda il sindaco Davide Dal Bosco ha confermato di non aver stanziato nulla per le corse degli autobus, anticipandoci che fino al 2026 i cittadini del ex Comune di Bigarello dovranno sostanzialmente farsene una ragione, alla faccia delle politiche green che tanto aveva sbandierato in campagna elettorale. E così si sono palesati i timori di coloro che, spesso irrisi e trattati da reietti, sin da subito avevano intravisto nella fusione una mera operazione per fare cassa. Perché va bene la nuova piazza e la ciclabilina a Gazzo, ma se poi non si stanzia un euro per una corsa a metà mattina, allora significa che lo spazio che il Comune dedicherò alle fasce maggiormente in difficoltà sarà sempre più marginale». Parole dure quelle di Pirrotta, dalle quale traspare ancora un evidente malumore per quella fusione – prima bocciata e successivamente approvata attraverso un referendum-bis – che aveva praticamente diviso a metà gli umori nell’allora Comune di Bigarello. «Il tempo è sempre galantuomo – prosegue il consigliere – tanto che i nodi cominciano a venire al pettine. Riguardo al trasporto, precisiamo che nessuno ha chiesto la luna: sarebbe bastato un piccolo sforzo economico per inserire una corsa a meta mattina tra quella delle 8 e delle 13 nell’ottica di fornire un servizio consono alle esigenze di tutti. Scegliere di rinunciarvi significa costringere il cittadino ad arrangiarsi, “tagliando” di fatto fuori quelle persone che non hanno altri mezzi per recarsi in ospedale, al lavoro o in giro per uffici. Infine, mi dispiace aver sentito il consigliere di maggioranza Paolo Montanarini, che peraltro abita a Gazzo, condividere la scelta di non impegnare un euro considerato che da ex vicesindaco di Bigarello nominato dall’allora sindaco Chilesi conosce molto bene le problematiche e i disagi dei suoi concittadini in merito ai trasporti».