Schiamazzi, insulti e minacce alla vicina di casa: 63enne condannato

SAN BENEDETTO PO Una lite con la vicina di casa andata oltre il lecito è costata a un 63enne di San Benedetto Po una condanna a 3 mesi di reclusione, pena non sospesa, e 400 euro di risarcimento alla parte civile. Il fatto risale all’aprile 2020, primi tempi del lockdown per il Covid, il periodo dei “concerti dai balconi” e del “ne usciremo tutti migliori”. C.V., 63enne con diversi precedenti, avrebbe seguito alla lettera solo il consiglio dei concerti dai balconi, spalancando le finestre di casa per far suonare lo stereo a tutto volume dalle 23 e fino alle tre di notte. La vicina di casa e sua figlia avevano cercato di far cessare tutto quel baccano ma erano state coperte di insulti e anche minacce. Il 63enne non aveva smorzato i toni né abbassato il volume nemmeno davanti ai carabinieri che erano intervenuti su richiesta delle due donne. Dalla querela per molestie e minacce si è arrivati al processo terminato ieri con una sentenza di condanna che seppur lieve l’imputato dovrà scontare. Il Pm ha chiesto una pena di tre mesi di reclusione, mentre l’avvocato Arianna Monelli, parte civile per le due donne, ha chiesto 5mila uro di risarcimento. Il giudice Raffaella Bizzarro ha riqualificato il reato di molestie in disturbo del riposo delle persone ed ha escluso la recidiva, condannando il 63enne a tre mesi di reclusione e al pagamento di un risarcimento di 400 euro alla parte civile.