MOGLIA Tornano a casa dopo aver bevuto troppo entrambi. Lui, anche per problemi di salute, è completamente sbronzo. Con i fumi dell’alcol addosso, tenta un approccio particolarmente intenso che lei rifiuta. Per questo la donna – 34enne – viene picchiata e chiusa nell’appartamento fino all’arrivo dei carabinieri che la traggono in salvo. Ora lui, un 45enne pugliese, è in carcere con le accuse di tentata violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate. Lei, 34enne abruzzese, dopo un breve ricovero in ospedale, è di nuovo a casa sebbene in stato di shock provocato dall’accaduto.
Sono circa le 2 di domenica mattina. I due tornano nella casa di lui, in via XX Settembre a Moglia. Non sono fidanzati, ma sono colleghi. Lui, 45enne sposato con figli (moglie e prole sono in Puglia) di professione è un ambulante. Lei, di dieci anni più giovane, saltuariamente lo aiuta sui vari mercati della provincia. I due si conoscono da diversi anni e lei, a quanto pare, da alcuni giorni vive nell’abitazione di lui. Ma, come detto, tra loro non ci sarebbe alcun tipo di relazione o rapporto, se non lavorativo.
Sta di fatto che dopo una serata fuori e dopo aver entrambi bevuto qualche bicchiere di troppo, i due fanno rientro a casa. Una volta nell’abitazione, però, lui cede ai propri istanti. Tenta un approccio molto insistente che però lei rifiuta. Ma lui, completamente sbronzo, non si placa: mette in pratica un vero e proprio assalto, tanto che la 34enne è costretta a rifugiarsi sul balcone dal quale, urlando, chiede disperatamente aiuto. Il 45enne non desiste: la trascina in casa e, di fronte all’ennesimo rifiuto di lei, la picchia fino a farle saltar via un dente. La 34enne però riesce questa volta ad acciuffare il cellulare. Lui nel frattempo riesce ad estrarre dalla serratura le chiavi di casa, chiudendosi di fatto dentro l’appartamento con la sua vittima. Lei nel frattempo riesce a chiedere aiuto chiamando i carabinieri.
Al loro arrivo insieme ai soccorritori del 118, però, i militari della stazione di Quistello trovano la porta sprangata. Prima di riuscire ad entrare nell’alloggio devono intavolare una trattativa con il 45enne, che si decide ad aprire la porta solo dopo diversi minuti di discussione.
Alla fine, una volta dentro, carabinieri e personale medico trovano la 34enne in preda alla paura e con i segni delle percosse appena ricevute. Lui, il 45enne, completamente sbronzo. I militari raccolgono la testimonianza della giovane, sotto shock, e l’uomo viene arrestato con le accuse di tentata violenza sessuale, sequestro di persona (per aver di fatto precluso alla 34enne qualsiasi via di fuga sprangando la porta di casa) e violenza aggravata per le percosse alla donna, che oltre ai lividi si trova anche senza un dente.
Ora l’uomo è in carcere a Mantova a disposizione dell’autorità giudiziaria. La donna, invece, è stata portata in ospedale. Avviata verso un percorso protetto che viene attivato nei casi di violenza o tentata violenza sessuale, la 34enne ha però preferito venire dimessa, sebbene fortemente provata dal grave episodio.