Solferino: Toni Capuozzo si racconta al Rotary, dalle Falkland all’Ucraina

SOLFERINO Al Rotary Club di Castiglione delle Stiviere è intervenuto come relatore il giornalista e scrittore Toni Capuozzo, conosciuto e apprezzato conduttore televisivo.

Dal tema della conferenza “Sull’orlo dei conflitti”, il noto giornalista ha fatto una veloce carrellata delle sue molteplici esperienze di oltre quattro decenni nelle zone di guerra e in varie parti del mondo. Un excursus partendo dalla guerra delle Falkland, le guerre jugoslave, i conflitti in Medio Oriente e la guerra sovietico-afghana.

All’interessante serata del Rotary dell’Alto Mantovano dove si sono uniti il Rotary Postumia e Meano Basso Bresciano è intervenuto anche il generale Roberto Specchia, che si è preso l’onere di formulare a Capuozzo alcune domande riferite all’ultimo suo libro che prende il titolo di “Cos’è la guerra”. Nella sua premessa lo scrittore ha fatto un quadro sulla nostra situazione: secondo il giornalista, le ultime generazioni hanno vissuto senza guerre pur patendo momenti di equilibri delicati.

Dalle sue esperienze di inviato si è protratto nel mettere a fuoco l’umanità, che instaurava con il gruppo di lavoro, interpreti, autisti, guide e operatori tv pensando sempre a tutelare le loro incolumità. Inoltre ha messo in risalto come i nostri militari impegnati in missione di pace nel mondo, sono tra i più preparati e per questo godono ovunque di stima e rispetto.
Capuozzo ha parlato dei marò arrestati e trattenuti ingiustamente in India per diverso tempo con un’accusa che non ha mai trovato riscontro e della sua conoscenza personale con Massimiliano Latorre, uno dei due militari sfortunatamente coinvolti, che in diverse missioni ha curato il servizio della sicurezza dei giornalisti italiani inviati in zone di guerra.

Alla domanda finale sul conflitto Russia-Ucraina, che prosegue da ormai quasi tre anni tenendo il mondo col fiato sospeso, il noto giornalista ha concluso sostenendo come ormai la pace convenga a entrambi. Una serata da ricordare, conclusa con Capuozzo impegnato a firmare le copie della sua ultima fatica di scrittore.