MANTOVA Mascherato da tarda estate per settimane, da alcuni giorni l’autunno ha ingranato la marcia giusta. La temperatura massima di ieri, 13 gradi scarsi (dieci in meno rispetto ai 23° dello scorso fine settimana), è già un buon indicatore del cambiamento maturato. Un flusso di correnti artiche, in realtà molto più attive sull’Europa orientale, ha prodotto una prima spallata al tepore fuori stagione che ha portato il mese di ottobre da poco concluso tra i primi sei più caldi degli ultimi trent’anni. Ci aspetta ora un fine settimana piuttosto perturbato e con temperature contenute. L’unica eccezione sarà la giornata odierna che vedrà progressive schiarite dalla tarda mattinata con temperature pomeridiane attorno ai 14 gradi. Un nuovo flusso di aria fresca atlantica scaverà domani un minimo di bassa pressione sul Mar ligure che dal tardo pomeriggio richiamerà venti di scirocco su buona parte del nord Italia. Si avranno di conseguenza precipitazioni diffuse anche sulla nostra provincia, sebbene non così abbondanti, in estensione alla notte. Temperature stabili per effetto della copertura del cielo. La pioggia interesserà anche la mattinata di domenica, giornata dal cielo coperto e dall’aria umida e fresca, con temperature pomeridiane sui 12/13 gradi. Non è da escludere l’estensione delle precipitazioni anche la primo pomeriggio. Un certo miglioramento interverrà solo lunedì con ampie schiarite in estensione al pomeriggio. Un nuovo peggioramento è in vista per la giornata di martedì con il ritorno delle piogge generalizzate su tutta la provincia. Insomma, i prossimi giorni paleseranno il vero volto dell’autunno con tempo spesso perturbato e temperature contenute. Novembre è del resto un mese piuttosto bagnato. Negli ultimi 50 anni a Mantova è il secondo mese dell’anno più piovoso ed è anche il mese delle grandi alluvioni, come quelle del 1951 e del 1966, per arrivare a quella sfiorata dal Po nel 2000. Il mese fu estremamente piovoso nel 2010, quando si superarono i 140 millimetri di pioggia. Molta pioggia, pari a 120 millimetri, cadde sulla città anche nel novembre del 2012. Tante precipitazioni sono legate al frequente passaggio di intense depressioni sull’Italia in grado di organizzare corpi nuvolosi alimentati dallo scirocco che dall’Adriatico entra in Valpadana con suo carico di piogge torrenziali. Quanto alle temperature, negli ultimi anni l’esordio della stagione fredda è stato spesso molto mite, con mesi di novembre più simili ad ottobre. Un esempio arriva dalla prima metà di novembre dell’anno scorso, quando vennero toccati addirittura i 21 gradi. Tepore fuori stagione anche nella prima decade del 2016, quando la temperatura superò per ben cinque giorni i 20 gradi fino a portarsi a 22°.
Alessandro Azzoni