MANTOVA Si è chiusa sabato la parentesi quasi primaverile del tempo della settimana. Ci è scappato anche l’ennesimo record: mai la prima metà di gennaio era stata tanto calda. Ora il tempo volta pagina, preparando una settimana sicuramente più invernale con piogge, temperature nettamente più contenute e nevicate a quote medio-basse, nel vicino veronese anche al di sotto dei mille metri.
A dettare la linea del cambiamento sarà l’affondo di un ramo del vortice polare, nel cuore del Mediterraneo, un mare che, in assenza di irruzioni fredde continua ad essere notevolmente più caldo del normale. Il tempo della settimana sarà di conseguenza generalmente perturbato, specie nella prima metà, anche se le piogge non saranno così abbondanti. Di positivo ci sarà senz’altro il ritorno delle precipitazioni in un gennaio che proseguirà il recupero del pesante deficit pluviometrico del 2022.
Caleranno poi le temperature, ma non aspettiamoci alcuna ondata di gelo, anche nella rimanente parte del mese. Impossibili poi eventi nevosi in pianura.
La giornata odierna sarà molto simile a quella di ieri, con cielo coperto, aria umida e nuove piogge fra la serata e la prossima notte. Temperature stabili o in leggero calo, comprese fra 4 e 7 gradi. Il vero maltempo arriverà domani, pioverà soprattutto nel pomeriggio, con accumuli massimi attesi attorno ai 10 millimetri di pioggia. Temperature massime stabili, attorno ai 7-8 gradi.
Tornerà quindi l’inverno nei suoi connotati più consueti, palesi anche nella giornata di mercoledì, quando interverranno veloci schiarite seguite però da un nuovo, veloce peggioramento nella serata e nella nottata su giovedì, molto più attivo in realtà sulle regioni tirreniche. Il nuovo affondo perturbato di origine polare farà scendere un po’ le temperature, attese giovedì sui 6-7 gradi nonostante le prime schiarite. Venerdì mattina avremo infine temperature leggermente negative nelle zone di aperta campagna, in attesa di un fine settimana dal tempo stabile e temperature nella norma, ovvero con cielo per lo più soleggiato e temperature diurne sugli 8/9 gradi.
Sulla base delle indicazioni modellistiche, la seconda metà di gennaio sarà generalmente più fredda della prima, ma ben difficilmente si presenteranno ondate di gelo sia origine polare che continentale. L’attuale gennaio rischia quindi di passare alla storia come uno dei cinque più caldi degli ultimi cent’anni. Ben otto dei dieci mesi di gennaio più caldi degli ultimi cent’anni si concentrano dal 2000 ad oggi.