MANTOVA L’ovvio è possibile anche in un Paese che stenta a capire l’orientamento futuro. Il collegamento veloce fra la Lombardia e il Veneto è cosa buona e giusta. Ovvia la metropolitana di superficie che colleghi l’estremo orientale lombardo (Mantova) all’estremo occidentale veneto (Verona). Toccando, a cavallo della linea di demarcazione delle due Regioni, uno degli aeroporti, il Catullo, che promette un grande futuro. Verona c’è, Mantova è ancora una speranza, ma pure i mantovani busseranno presto alla porta del palazzo della Regione, se già non l’hanno fatto, per chiedere l’inserimento nel programma di sviluppo della mobilità la metropolitana di superficie, che colleghi Mantova all’aeroporto Catullo. La Rete ferroviaria italiana, “saccheggiamo” dalla stampa veneta e precisamente dal giornale “L’Arena di Verona” di sabato, ha stanziato 180 mila euro per il progetto che colleghi l’Aeroporto Catullo alla Stazione ferroviaria di Porta Nuova, e l’Assessore regionale del Veneto alle infrastrutture e ai trasporti Elisa De Berti, leghista, aggiunge: “la Regione li userà per procedere subito”. Il costo finale dell’opera sarebbe di 90,4 milioni di euro. L’iter realizzativo è lungo. È chiaro però che se dal territorio la spinta è forte, i tempi possono ridursi. E il primo a dare forza all’iniziativa è il Sindaco di Villafranca che, sempre “dall’Arena di Verona”, chiama in causa anche Mantova e implicitamente la sollecita, non solo a condividere, ma a farsi sentire. “Il progetto deve prevedere anche il collegamento verso Villafranca – Mantova – dice il Sindaco di Villafranca – per essere completo e dare una risposta a livello di trasporto pubblico di sinergia turistica e culturale tra Verona e Mantova”. Ricorda, anche, il Sindaco di Villafranca Roberto Dall’Oca, che pure occupa la posizione di Consigliere provinciale con delega ai trasporti: “Villafranca ha confermato nel suo Pat, il piano assetto territoriale, la stazione fronte Catullo” E’ il caso di dire che chi bene incomincia è a metà dell’opera. Treno dal Catullo alla città, con i soldi si fa il progetto. Mantova sicuramente è a conoscenza della delibera del Cipe, in cui si conferma l’intervento: “sfruttando il binario ferroviario esistente o si crei il raddoppio, con una metropolitana di superficie affiancata”. L’importante è che il collegamento tra l’aeroporto Catullo e la stazione di Verona Porta Nuova sia completo verso Villafranca e fino a Mantova. E gli Enti territoriali – i Comuni di Verona, Villafranca e Sommacampagna – hanno condiviso un documento in tal senso. Spingono inoltre – si rileva dall’Arena di Verona” – per confermare la nuova stazione di Dossobuono, vicino al Decathlon, con accesso diretto al Catullo. E l’assessore del Veneto: “Nel piano di Rfi il collegamento ferroviario con il Catullo è confermato, visto che la Regione sta predisponendo il Piano regionale trasporti, sottolineiamo la volontà di fare uno studio di fattibilità del collegamento, utilizzando appunto i 180 mila euro per il progetto, valutando se la soluzione preliminare va bene o serve un’alternativa “. Noi pensiamo serva al treno l’alternativa della metropolitana di superficie per la sua versatilità, e serva per completezza dell’opera il collegamento del Catullo con Mantova. Mantova prenda al balzo l’assist del Sindaco di Villafranca e cerchi immediatamente di coinvolgere la Lombardia per inserirsi fin da subito nella stesura del progetto. Già ne abbiamo scritto su queste stesse pagine della necessità di togliere Mantova dall’isolamento, che la posizione geografica sembra averle assegnato. Il Collegamento diretto con l’aeroporto sarà la soluzione. Prima conseguenza per Mantova l’aumento del flusso turistico. Per gustare le bellezze di Verona il turista è bene frequenti prima il rinascimento mantovano. Di più, la Metropolitana Mantova – Verona avvicinerà i mantovani ai treni veloci dell’Alta Velocità, che presto collegheranno Milano a Venezia. Opportunità che non riguarderà solo il turismo ma l’intera vita economica della provincia virgiliana.
Gastone Savio