MANTOVA Aria fredda dai quadranti nord orientali ha fatto mercoledì il suo ingresso in Valpadana causando soprattutto un vistoso calo della temperatura. Importanti anche le piogge: da 20 a 40 millimetri, con gli apporti maggiori nel nord della provincia.
Testimoni del cambiamento sono stati gli 11 gradi di ieri mattina e i 17 di ieri pomeriggio, valori ben diversi rispetto ai quasi 25° di lunedì. Da oggi il tempo migliorerà, ma nuovi apporti di aria fredda manterranno le temperature su livelli piuttosto bassi almeno fino a lunedì; certo è che dalla lettura dei modelli matematici emerge chiaramente un concetto: sarà autunno su tutti i fronti.
Il fine settimana non sarà in realtà all’insegna del cattivo tempo. Prevarranno anzi le schiarite, già oggi palesi, specie nel pomeriggio, quando grazie al sole le temperature si porteranno attorno ai 19 gradi. Dalla serata subiremo tuttavia un calo termico vistoso, tanto che domattina tutta la provincia si ritroverà con la colonnina di mercurio al di sotto dei 10 gradi, quindi con punte di 6-7 gradi appena in aperta campagna. Non sono in realtà valori così bassi: l’anno scorso in questo periodo erano stati raggiunti già a fine settembre e il 12 ottobre del 2016 si scese fino a 1 grado appena.
Il tempo sempre soleggiato di domani porterà in ogni caso un parziale riscaldamento diurno (massime sui 18/19°), seguito tuttavia da un ancor più corposa diminuzione termica. Domenica mattinata farà quindi decisamente freddo, con minime di 8 gradi in città e di 5° in aperta campagna. Il sole sempre previsto durante il giorno riporterà poi il termometro fra 18 e 20 gradi.
Anche la prossima settimana il fresco continuerà ad essere protagonista. Il consolidamento di una fascia di alta pressione nel nord dell’Europa lascia intravedere la discesa di correnti molto rigide dall’est dell’Europa se non dalla Russia attorno alla metà settimana, in grado di produrre un ulteriore abbassamento termico di almeno 3 o 4 gradi rispetto agli attuali valori.
Di sicuro nei prossimi giorni il Mediterraneo e l’Italia non rischieranno eventi meteo alluvionali come quelli dell’inizio della settimana su Liguria e Piemonte.
In queste regioni, quella di lunedì è stata una giornata letteralmente storica. In alcune località dell’entroterra ligure con caduti fino a 750 millimetri di pioggia in meno di 24 ore. Un paio di dati aiuta a comprendere i contorni di questo evento. A Mantova, ad esempio, una quantità di pioggia del genere fatica a cadere in un anno intero. Ancora. Poco prima dell’alluvione che il 1° novembre 2010 sconvolse buona parte della pianura veneta, sui Lessini orientali caddero fino a 400 millimetri di pioggia in 24 ore.
Tanta pioggia è stata causata dal libeccio, vento caldo e umido di origine meridionale che tende a condensare il vapore che contiene contro i versanti sopravento, scatenando precipitazioni torrenziali.
Alessandro Azzoni