MEDOLE – È una lettera durissima quella che il comitato per la salvaguardia della passeggiata di viale Zanella ha inviato nella giornata di ieri al Comune, dopo che la maggior parte di lavori di potatura delle alberature di viale Zanella si è conclusa. Una lettera durissima provocata dal fatto che, secondo i cittadini, “sono state eseguite potature senza senso” dalle quali non è stato risparmiato neppure l’antico tiglio che il gruppo spontaneo aveva chiesto venisse classificato come monumentale.
“Stanno volgendo al termine – si legge nella lettera del comitato – le operazioni di messa in sicurezza degli alberi di viale Zanella, chieste dalla Provincia e autorizzate dalla Soprintendenza e dal Gruppo carabinieri forestale di Mantova. Il risultato, dopo l’intervento della ditta incaricata dalla Provincia per i lavori è lampante: invece di procedere con un’operazione conservativa finalizzata al benessere e longevità degli alberi, si è provveduto ad una più semplice e gretta azione demolitiva. L’intervento di potatura estrema replica in tutto e per tutto gli errori commessi in passato, rendendo gli alberi più vulnerabili all’attacco degli agenti atmosferici e dei parassiti e limitandone così la durata nel tempo.
“La potatura conservativa – prosegue la lettera aperta – chiesta dai 550 firmatari della petizione è stata del tutto disattesa e a nulla è valsa la segnalazione inviata all’ufficio tecnico del Comune, alla Provincia e alla Sopraintendenza il 21 marzo, quando si cominciava a delineare in modo tristemente evidente il destino a cui sarebbero stati sottoposti oltre ai tigli di via Repubblica, anche quelli di un viale tutelato per valore storico e culturale come viale Zanella. Il disinteresse verso questo patrimonio alberale ha raggiunto l’apice ieri (l’altroieri per chi legge, ndr), quando anche il tiglio per cui era stata presentata richiesta di riconoscimento di pianta monumentale per il suo valore storico monumentale è stato mutilato con la stessa insensatezza. Nello sgomento comune ai cittadini di Medole, ci si chiede come si possa ulteriormente tollerare una tale incuria ai danni del verde pubblico, proprio da parte degli enti preposti alla sua difesa e cura. Il Comitato, preso atto della desolante amputazione del passeggio, resta in attesa che gli amministratori fissino la data dell’incontro richiesto con urgenza il 17 marzo e del quale ad oggi non si è avuto alcun riscontro. L’amministrazione comunale – conclude la lettera – dichiara di voler ‘salvare il passeggio’ facendosi carico del mantenimento degli alberi, attraverso la riqualificazione dell’area. Al momento, tuttavia, non sembra si sia curata a sufficienza di controllare ed insistere che i lavori di messa in sicurezza, chiesti dalla Provincia, venissero finalizzati alla reale salvaguardia e benessere dei tigli del viale”.