MANTOVA Con capitan Ghersetti e Ferrara, è uno dei pochi rimasti con gli Stings. Parliamo di Lorenzo Maspero, col quale abbiamo provato a fare il punto della situazione. «Ci stiamo allenando da due mesi – spiega Lollo – , dopo che siamo rimasti fermi per tanto tempo in quarantena. Stiamo lavorando bene, cercando di migliorare alcuni aspetti e soffermandoci sui punti deboli. Domenica, contro Orzinuovi in Supercoppa, è arrivata la prima vittoria in una partita ufficiale. E al campionato manca poco. Cerchiamo in attacco un maggiore coinvolgimento di tutti, aumentando l’aggressività e la precisione al tiro. In difesa serve la massima concentrazione. Stiamo comunque migliorando la chimica di squadra».
Lollo è tra i superstiti in maglia Stings. Può dunque rispondere se gli si chiedono le differenze tra il lavoro con Finelli e quello di quest’anno con Di Paolantonio. «Ogni allenatore ha delle peculiarità – afferma – , anche nel modo di lavorare. Sta a noi adattarci alle metodologie che ci propongono. Finelli e Di Paolantonio abbracciano due filosofie diverse. Noi ci stiamo adattando al nuovo allenatore, che è giovane ma ha tutte le carte in regola per fare bene. E non è certo inesperto. L’innesto dei nuovi? Procede bene. Sia per gli americani che per Cortese, che sta cercando un suo equilibrio interiore dopo aver giocato poco negli ultimi due anni».
Abbiamo chiesto a Lollo che campionato si aspetta: «Sarà il più strano degli ultimi vent’anni – risponde – . Si giocheranno tante gare infrasettimanali e il recupero delle energie sarà fondamentale. La nostra è una squadra corta e il Covid potrebbe metterci lo zampino. Questa sorta di terno al lotto ci impedisce di pensare a lungo termine. Mi aspetto un torneo molto equilibrato, con risultati a sorpresa».
L’ultimo messaggio personale lo lancia con positività ed ottimismo: «Quel che portiamo in campo è la conseguenza di quel che siamo nello spogliatoio. Ciacuno di noi deve trasmettere ai compagni la massima serenità, intesa come voglia di divertirsi. E con questo spirito affrontare le difficoltà che inevitabilmente si presenteranno. Finora abbiamo giocato poche partite ufficiali e manca la pressione delle partite vere. Dovremo rompere il ghiaccio e poi la strada è meno in salita. Quello di sabato con Verona sarà un derby sentito. Un’altra tappa di avvicinamento al campionato».