Viadana Il Rugby Viadana prepara la terza partita del campionato di Serie A Elite che, come vi abbiamo anticipato ieri, è stata anticipata a venerdì sera con kick off alle ore 19.30. Il ritorno allo Zaffanella è particolare perché arriva il Rangers Vicenza che in panchina, come assistente, ha l’ex capitano giallonero Ian McKinley. Ma facciamo un passo indietro perchè il match di sabato scorso a Mogliano ha consegnato allo staff viadanese alcune certezze come Locatelli miglior ball carrier seguito a ruota da Ruiz; quest’ultimo da numero otto ha fatto ben nove passaggi completi. Nel segno della continuità c’è anche Fabrizio Boschetti che, quando si tratta di placcare, lo si ritrova nella parte alta della graduatoria con ben sette placcaggi e uno da assistente in una partita che lo ha visto iniziare in seconda linea. «Nel momento del bisogno – racconta – si gioca dove è necessario e con la partenza di Schinchirimini e l’infortunio di Lavorenti ruotiamo noi terze per dare copertura». «Questa poi – continua Boschetti – è una settimana particolare, abbiamo dovuto stravolgere tutti i programmi per l’anticipo e fare due allenamenti in uno. Non vogliamo lasciare nulla al caso anche perché Vicenza arriva dalla vittoria con Colorno e sappiamo che è una squadra molto fisica, con giocatori di esperienza come Vunisa e Traoré. Lo scorso anno – ricorda il flanker giallonero, al suo quarto anno a Viadana – loro hanno avuto un approccio alla partita immediato e sono partiti subito con grande determinazione, quindi sottovalutarli sarebbe un errore assurdo».
La cavalcata della scorsa stagione sembra essere ripartita con la stessa melodia anche se nel mezzo c’è una finale scudetto ad interrompere la striscia positiva. «Sì, è stato un anno particolare – osserva Boschetti – e la finale è stato un momento di crescita per noi che non avevamo mai giocato una partita del genere, solo Luccardi aveva giocato una finale scudetto». Spostando in avanti la lancetta del tempo: «Con Mogliano – spiega Fabrizio – è stata una partita molto chiusa e non potevamo, viste le condizioni, giocare molto la palla. Io che sono più un giocatore di corsa, e laterale come zona di campo, di conseguenza ho ricevuto pochi palloni, quindi ho concentrato i miei sforzi maggiormente sui placcaggi».
Una delle chiavi di volta delle prime due giornate è stata la mischia ordinata e anche a Mogliano i primi otto uomini hanno interpretato al meglio la fase statica con il 91% delle introduzioni vinte (10/11) e l’unico possesso non mantenuto ha portato a un reset e non al turn over; una, invece, è stata strappata agli avversari. Qualcosa da rivedere in touche c’è con il 63% dei lanci completati contro il 72% dei veneti. Altro fattore di grande rilevanza è stato il kicking game nel quale ha giganteggiato Martin Roger, che ha registrato il 100% dalla piazzola e va sottolineata la qualità dei 20 calci eseguiti alla ricerca di touche profonde o aree poco protette dalla linea arretrata di Mogliano. Il dato più curioso riguarda il tempo effettivo di gioco con un minuto in più rispetto alla sfida dello Zaffanella con le Fiamme Oro nonostante la pioggia e il fango. Altra curiosità riguarda il possesso palla con i gialloneri che nel primo tempo lo hanno mantenuto per il 47%, dato che si è sensibilmente innalzato nella seconda frazione di gioco arrivando al 55%. «Queste prime due partite – conclude Fabrizio Boschetti – rappresentano il proseguimento dell’anno scorso e credo che la società abbia fatto un grande lavoro di mantenimento della rosa. E’ un gruppo che l’anno scorso ha capito che si poteva fare bene già nell’esordio di Padova dove abbiamo pareggiato, ma credo che la scintilla sia scoccata contro Colorno. Questo è però un campionato nuovo e molte squadre, proprio come Vicenza, si sono attrezzate per migliorare quindi c’è bisogno della stessa unione e spirito di sacrificio della passata stagione».